Bertolaso e l’idea di far saltare Ponte Sant’Angelo nel 2008: le rivelazioni nel processo in cui è accusato di corruzione sono rispuntate a distanza di tempo
La candidatura di Guido Bertolaso a sindaco di Roma ha fatto tornare alla mente di molti una confessione che l’ex numero uno della Protezione Civile rivelò nel corso del processo per gli appalti del G8 in cui è accusato di corruzione.
I fatti si riferiscono all’inverno del 2008, quando la piena del Tevere fece temere il peggio. Secondo Bertolaso la piena venne controllata per tre giorni di fila e ininterrottamente, in particolare i barconi che si incastravano sotto Ponte Sant’Angelo e che si stavano trasformando in una vera e propria diga.
A causa della situazione sempre più critica, si parlò della possibilità di far saltare il ponte, mettendo comunque in salvo le statue di Bernini nel caso in cui le cose fossero precipitate. L’ipotesi non fu mai resa pubblica ed è emersa solo durante il processo a distanza di tempo.