Era il 3 febbraio 1957 quando Carosello, storico programma televisivo italiano dedicato alla pubblicità, innovativo e divertente, andò in onda per la prima volta. Appuntamento fisso ogni sera, fatta eccezione del Venerdì Santo e del 2 novembre, alle 20.50 (ma anche in occasioni straordinarie come la morte di papa Pio XII il 9 ottobre 1958, la morte di papa Giovanni XXIII il 3 giugno 1963, la morte di John Fitzgerald Kennedy il 22 novembre 1963, la strage di Piazza Fontana il 12 dicembre 1969) sul Programma Nazionale per dieci minuti. Ogni episodio di Carosello durava 2 minuti e 15 secondi e doveva essere approvata dalla commissione della Sacis.
Inizialmente previsto per il 1° gennaio 1957, il sipario di Carosello si aprì ufficialmente il 3 febbraio a causa dei ritardi e anche il 2 febbraio, giorno prima della messa in onda, subentrò un problema: il programma non aveva una sigla. Così Luciano Emmer, il regista, dovette correre ai ripari insieme a Cesare Taurelli, importante produttore di pubblicità televisiva, che pensò di riprendere vari sipari che si aprivano in sequenza. Questi i quattro sketch andati in onda:
– Shell: Contributo Shell per la sicurezza nel traffico; Giovanni Canestrini vi parla di: guida a destra o guida a sinistra?;
– l’Oréal: Un personaggio per voi con Mike Bongiorno;
– Singer: Quadrante alla moda con Mario Carotenuto;
– Cynar: L’arte del bere con Carlo Campanini e Tino Bianchi.
Carosello aveva una regola ben precisa: la parte di spettacolo, il pezzo, che durava 1 minuto e 45 secondi, doveva essere ben distinta dalla pubblicità, il codino, che durava 30 secondi.
Per tanti anni Carosello ha rappresentato un programma televisivo di punta a livello nazionale e, infatti, ha registrato un enorme successo, tanto che ancora oggi viene ricordato come uno dei programmi più amati dagli italiani.
Ma il successo non è bastato e, dopo essere stato considerato diseducativo (c’è chi ha affermato che la pubblicità crea bisogni falsi e superflui e chi non si sentiva rappresentato dal modello rappresentato, soprattutto i giovani) Carosello è andato in onda per l’ultima volta nel giorno di Capodanno dell 1977. Gli ultimi cinque sketch:
– Stock 84: Superspettacolo di Capodanno (con un annuncio di commiato di Raffaella Carrà);
– BTicino (ambientato in un ipotetico futuro);
– Amaro Ramazzotti (di Age & Scarpelli);
– Tè Ati (in cui Ermanno Olmi intervistava un giornalaio sulle sue abitudini quotidiane);
– Dual Blu Gibaud (con un litigio tra marito (Mario Valdemarin) e moglie).
Carosello è riuscito ad incollare allo schermo circa 19 milioni di italiani e quasi la metà, 9 milioni erano bambini.