Gianni Alemanno assolto dall’accusa di abuso d’ufficio per false licenze NCC. Secondo il Gup Paola Della Monica il fatto non sussiste
Gianni Alemanno assolto dall’accusa di abuso d’ufficio nell’indagine per le false licenze NCC. Lo ha deciso il Gup Paola Della Monica che ha fatto decadere le accuse perché il fatto non sussiste. L’indagine riguardava la delibera dell’ottobre 2012 con cui si era stabilito che gli Ncc provenienti da altri comuni avrebbero dovuto pagare l’ingresso nella Ztl della Capitale. L’indagine era partita dopo denuncia ai danni dell’ex sindaco da parte di un’associazione di Ncc.
Esprimo contentezza più che soddisfazione – ha dichiarato l’avvocato Claudio Ferrazza, difensore di Alemanno al Messaggero – perché una persona che adesso si trova sotto schiaffo per processi di ben altro livello si vede dare giustizia in una vicenda che è iniziata come una bagatella ma avrebbe finito per molto sotto il profilo dell’opinione pubblica.
La dichiarazione di Alemanno dopo la sentenza:
Ringrazio, oltre al’avvocato Claudio Ferrazza che mi ha difeso, il magistrato che ha deciso il mio proscioglimento dall’accusa di abuso di ufficio, perchè l’aver approvato la delibera che imponeva agli Ncc di fuori Roma di pagare lo ztl non costituisce reato. Quella delibera, infatti, oltre a rispondere al preciso e legittimo intento politico di tutelare i Taxi e gli Ncc che hanno la licenza a Roma e che quindi pagano le tasse nella nostra città, aveva ottenuto il riconoscimento di legittimità da parte del Segretario generale del Comune di Roma. Il Tar all’epoca aveva annullato la delibera giudicandola non sufficientemente suffragata dai presupposti di legge ma da questo a passare ad un abuso d’ufficio ce ne corre veramente tanto, con pace della denuncia presentata contro di me da alcune associazioni di Ncc.Oggi come allora mi auguro che una legge nazionale tuteli definitivamente la territorialità delle licenze e delle autorizzazioni dei Taxi e degli Ncc, perché non è giusto che un noleggiatore con conducente che ha ottenuto la licenza in qualche sperduto Comune italiano in giro possa operare stabilmente a Roma, facendo concorrenza sleale agli operatori della nostra città e sottraendo risorse importanti alle già esauste casse di Roma Capitale.