Il 19 febbraio 197 iniziò la battaglia di Lugdunum tra l’esercito di Settimio Severo e quello di Clodio Albino. Proprio loro furono due dei tre generali romani (il terzo era Pescennio Nigro) a contendersi il trono sul quale si sedette Settimio grazie all’appoggio dei Pretoriani. Il nuovo imperatore, però, non ebbe vita facile, e dovette far fronte alle minacce degli altri due generali.
Per tamponare la situazione ed evitare una guerra civile, l’imperatore si alleò con Clodio, che ottenne il titolo di Cesare, per combattere Pescennio Nigro, che alla fine venne ucciso. A quel punto, però, iniziò lo scontro con Clodio, che poté contare sul l’appoggio di 29 senatori e fece di Lugdunum il proprio quartiere generale. Tuttavia, dovette fare i conti anche con l’attacco dell’esercito di Virio Lupo, governatore2016 della Germania Inferiore, che alla fine perse.
Ma il vero scontro doveva ancora iniziare e avvenne a sorpresa il 19 febbraio 297, quando un generale di Severo organizzò un attacco a sorpresa e tese un’imboscata agli avversari e a batterli. Nel frattempo, però, Settimio Severo fallì un attacco e in suo soccorso arrivò il comandante della cavalleria imperiale, Giulio Leto, che accerchiò gli uomini di Clodio Albino, il quale si suicidò. Gli uomini di Settimio Severo a avanzarono e vinsero la battaglia di Lugdunum.