Ancora una volta la Lazio non coglie l’attimo e con Sassuolo arriva la decima sconfitta. Adesso l’Europa è un miraggio e dista 10 punti
Nella conferenza stampa di ieri Pioli ha parlato chiaramente: la Lazio deve dare un senso a questa stagione e per farlo deve superare l’ostacolo Sassuolo per riuscire anche nel sorpasso in classifica. Un solo punto divide la squadra emiliana da quella capitolina (rispettivamente a 38 e 37 punti) e proprio per questo è vietato sbagliare. A guidare l’attacco biancoceleste c’è Klose, fresco di primo gol stagionale e apparso in forma nelle ultime uscite in cui è stato impiegato, e accanto a lui ci sono Felipe Anderson e Candreva. L’ultimo posto disponibile per l’Europa è del Milan, che ora è salito a quota 47 punti e per poter pensare di tornare in corsa la Lazio ha un solo risultato a disposizione: la vittoria.
All’Olimpico è una partita tutt’altro che semplice a causa della forte pioggia che si è abbattuta sulla Capitale e che inevitabilmente ha delle ripercussioni sulla condizione del manto erboso. I padroni di casa sono aggressivi già dai primi minuti, vogliono controllare il gioco e impedire al Sassuolo di far possesso palla, ma la partita è bloccata, non ci sono occasioni da gol e le tante pozzanghere impediscono partenze in velocità e le due squadre ricorrono spesso al lancio lungo, badando poco allo spettacolo, quasi inesistente nella prima frazione di gioco. Una sola la potenziale occasione da gol nella prima mezz’ora di gioco e questa arriva al 4′, quando Felipe Anderson mette in mezzo un cross sul quale Klose non arriva per un soffio. Nella seconda parte del primo tempo il Sassuolo comincia a guadagnare metri e la Lazio di rischia quando al 33′ Berisha esce malamente su un cross di Vrsaljko. Regna l’equilibrio, ma tutto cambia al 40′ a causa dell’ingenuità, per niente insolita, di Mauricio che, invece di marcare Defrel, decide di intervenire in scivolata e atterra l’avversario. Il rigore è inevitabile e Berardi non sbaglia. La reazione è immediata e al 43′ la Lazio ha un’occasione grazie al colpo di testa di Parolo, ma il pallone finisce fuori di un soffio.
Il secondo tempo si apre con una buona notizia: non piove più e le due hanno la possibilità di gestire meglio il pallone in fase di impostazione. I biancocelesti sanno di dover attaccare per provare a ribaltare il risultato, ma le vere occasioni da gol non arrivano. Non mancano, invece, rischi difensivi: Mauricio al 62′ buca l’intervento in modo imbarazzante e lancia Berardi, ma a salvare la situazione ci pensa Berisha, che tiene in gara la squadra anche pochi minuti dopo, quando la difesa permette ai giocatori neroverde di fare quello che vogliono in area di rigore, fino a far tirare Duncan indisturbato. Pioli inserisce Keita per dare velocità alla manovra e il giocatore ha subito una chance quando viene lanciato in profondità, ma Acerbi è attento e non gli permette di concludere. Passano 2′ e il Sassuolo raddoppia con Defrel. Anche stavolta la difesa biancoceleste è tutt’altro che che perfetta. E i padroni di casa subiscono anche il 3-0, ma è Damato ad annullarlo per la posizione di fuorigioco di Sansone sul tiro di Duncan, che comunque stava finendo in rete. La Lazio non ha le forze per reagire in maniera convincente e quando ha l’occasione per provare a giocarsi tutto nei minuti finali sciupa tutto con Djordjevic, che ormai non segna da mesi. L’Olimpico nel finale contesta e i giocatori si ritrovano a dover fare i conti anche con la “ola” ironica dei tifosi quando i biancocelesti fanno possesso palla.
10 vittorie, 7 pareggi e 10 sconfitte. Questi sono i numeri della Lazio in campionato, una squadra che – secondo la società – è in grado di puntare obiettivi importanti. La Lazio perde fiducia e determinazione nel corso della partita e il Sassuolo vince meritatamente. Ancora una volta la squadra di Pioli non coglie l’attimo e adesso l’Europa è un miraggio. E pensare che domenica prossima si gioca lo scontro tra Sassuolo e Milan. I biancocelesti avrebbero potuto beneficiarne, ma un altro treno europeo è passato e la squadra l’ha ignorato.
LAZIO (4-3-3) – Berisha, Konko, Bisevac, Mauricio, Lulic, Parolo, Milinkovic, Biglia, Felipe Anderson, Candreva, Klose. All. Pioli A disp. Guerrieri, Braafheid, Hoedt, Patric, Cataldi, Morrison, Mauri, Kishna, Keita, Djordjevic.
SASSUOLO (4-3-3) – Consigli, Vrsaljko, Cannavaro, Acerbi, Peluso, Biondini, Magnanelli, Duncan, Berardi, Defrel, Sansone. All. Di Francesco. A disp. Pomini, Pegolo, Longhi, Antei, Gazzola, Terranova, Pellegrini, Broh, Falcinelli, Politano, Trotta.
ARBITRO: Doveri (sez. Barletta)
ASSISTENTI: Schenone e Alassio
IV UOMO: Passeri
ADDIZIONALI: Giacomelli e Pairetto
AMMONITI: Magnanelli (S), Mauricio (L)