Cartelle di Equitalia: una sentenza recente ha spiegato che il contribuente deve conoscere queste modalità per difendersi
Gli interessi sono uno degli elementi più controversi e discussi delle cartelle esattoriali di Equitalia, ma paradossalmente potrebbero anche “salvare” alcuni contribuenti. Come spiegato dal portale Laleggepertutti.it, la Commissione Tributaria Provinciale di Isernia ha stabilito che quando non viene indicata la modalità di calcolo degli interessi, la cartella diventa illegittima e quindi nulla.
Il motivo è presto detto, il contribuente deve sapere come è stato effettuato il conteggio e se è stato effettivamente riportato il tasso legale. Le modalità di calcolo sono differenti. In caso di pagamenti di cartelle cartacee pervenute a Equitalia dal 1° al 15° giorno del mese, gli interessi vanno calcolati fino al decimo giorno del terzo mese successivo.
Dal 16° all’ultimo giorno del mese, invece, il calcolo va fatto fino al giorno 25 del terzo mese successivo. Le cartelle su supporto informatico funzionano invece all’inverso. I pagamenti giunti oltre 60 giorni prevedono l’applicazione degli interessi di mora. Le modalità di calcolo non sono dunque un dettaglio qualunque della cartella, ma indispensabile per consentire al cittadino di preparare ed esercitare la sua difesa in giudizio.