Spalletti in conferenza: “Ci vogliono conferme e questa è la partita più adatta per vedere se stiamo sulla strada giusta. Sono fiducioso”
Spalletti e Manolas sono intervenuti in conferenza per presentare la sfida europea di domani sera, che vedrà impegnata la Roma contro il Real Madrid. Una sfida difficile a detta di diversi giocatori, ma non impossibile: nessuno è imbattile e i giallorossi sperano di poter fare lo sgambetto alle merengues e di proseguire, anche in Europa, la striscia di risultati positivi.
SU DE ROSSI E LA FORMAZIONE – “Daniele si è allenato bene ieri e spero che oggi si ripeta. Sarà convocato. Quando si fa il ruolo dell’allenatore dobbiamo fare attenzione alle qualità dei calciatori, usare quelli che sono forti e quelli che formano una squadra forte. Io ho entrambe le possibilità, posso scegliere un attacco più mobile e uno più fisico. Mi prenderò le ultime ore per valutare e poi deciderò”.
CHI È FAVORITA? – “Non ci sono favoriti. Abbiamo il 50% di possibilità di passare il turno. Ci sono delle differenze con la Roma di qualche hanno fa – ha detto Spalletti -, quella era rodata, aveva un sistema e aveva prodotto dei risultati. Attualmente noi stiamo imboccando una strada per esaltare le qualità del nostro gruppo. Naturalmente ci vogliono conferme e questa è la partita più adatta per vedere se stiamo sulla strada giusta. Sono fiducioso, vedo la crescita dei miei giocatori“.
SU DZEKO – “Sono importanti tutti i calciatori in questa partita perché il Real è quasi la stessa squadra che ha vinto la Champions con Ancelotti. Ci deve essere disponibilità totale da parte di tutti, poi l’allenatore deve fare delle scelte, ma sono sempre scelte volte a sfruttare al meglio il 50% di possibilità di vincere che abbiamo a disposizione”.
SULLE CRITICHE A CRISTIANO RONALDO – “Immagino cosa avrebbero detto qui i tifosi spagnoli se avessero avuto a che fare con il nostro periodo. Lui è uno dei calciatori più forti al mondo e può fare sempre la differenza perché è moderno, ha forza, fisicità, velocità, fa gol. Non per questo non vado a dire a tre miei giocatori di marcarlo. A chi lo marcherà dirò che ha la possibilità di essere allo stesso livello di Cristiano Ronaldo“.
DIFFERENZA REAL MADRID 8 ANNI FA E ORA – “Adesso è una squadra riparte meglio di quella passata. Quella ti avvolgeva nel gioco, ti chiudeva ed era più stritolante sotto l’aspetto del gioco. Questa è più cattivo in determinate momenti e ribalta l’azione con una velocità impressionante. Loro aspettano nella loro metà campo, ma questa è la loro forza, i giocatori che vengono lasciati ‘a metà strada’ ribaltano l’azione in tre secondi e arrivano a concludere. È questa la differenza. Nel 2008 è stata una sorpresa battere il Real – ha detto Spalletti – e questa volta sarebbe ancora più grande. Giochiamo per dare degli impulsi forti e il pubblico ha bisogno di questi contraccolpi. Probabilmente per gli ultimi avvenimenti qui ce n’è ancora più bisogno. Non mi meraviglierei se la Roma lottasse fino all’ultimo per il passaggio del turno e se lo passasse“.
SU FLORENZI – “Lui su Ronaldo? Sì, può essere lui, ma insieme ad altri. Chiaro che se il dirimpettaio è Ronaldo serve velocità in quella zona per opporsi alle caratteristiche. Florenzi sa fare tutto bene. si può usare da tutte le parti e questo ci dirà qual è la specifica del suo ruolo“.
SUI TIFOSI ALLO STADIO – “Il merito è quello che propone la squadra e questo succede solo se si lavora in maniera seria. La squadra in questo periodo ha fatto il suo dovere e il pubblico ha capito che siamo qui per fare le cose seriamente. Non abbiamo giocato sicuramente un calcio spettacolare, ma ci abbiamo messo tutto. Abbiamo bisogno del nostro pubblico perché non c’è cosa più brutta che giocare senza tifosi. Il cantante che non ha pubblico a un concerto canta peggio. Domani i giocatori giocheranno ancora meglio perché sanno che la Sud sarà piena e darà un contributo molto importante”.
SU TOTTI – “Francesco ha avuto dei problemi prima dell’ultima trasferta e non ha partecipato perché ha sentito un dolore. Si è allenato in gruppo e se oggi sarà a disposizione sarà possibile un suo utilizzo, non vedo perché no. Dipende sempre dalla partita e dalla sua condizione. Se mi basassi sulla storia e sull’esperienza vinceremmo noi con giocatori come Totti, Maicon, Keita o De Sanctis. Bisogna vincere la partita e ci vuole forza, corsa, disponibilità a sacrificarsi anche per il compagno. Tutti quelli che avranno queste qualità, sono quelli che mi staranno più a cuore. Per me non sono tutti uguali, quelli che corrono, che s’impegnano sempre, che vengono con un’intenzione giusta li tengo più a conto. Non alleno nient’altro che il risultato della Roma, il tentativo del risultato della Roma“.
SU ZIDANE – “Ha lasciato ricordi bellissimi in Italia. Un campione vero. Ogni volta che ci ho giocato contro dava subito dimostrazione delle sue qualità e del suo carattere. Sono convinto che, come io ho imparato moltissimo dai miei campioni, lui essendolo stato non ha bisogno di prendere quelle qualità da loro, fanno già parte di lui. Quando ho iniziato ad allenare anche io come lui ero già inserito nel gruppo che poi ho allenato. I giocatori gli daranno una mano per inserirsi in questo nuovo ruolo che sta interpretando. Diventerà un grande allenatore perché ha dentro di lui le qualità naturali di un campione”.
SULLE SCONFITTE EUROPEE DELLA ROMA – “Anche io ho subito delle importanti sconfitte, ma accanto ci sono anche delle importanti vittorie. La squadra deve avere solo una strada: abbiamo parlato di nuovo stile Roma perché non vogliamo più sentire che qui non si lavora perché questo è un ambiente ideale. Dobbiamo giocare le partite mettendo in campo tutto quello che abbiamo dentro. Dobbiamo avere la ricerca di andare a giocare le partite, dobbiamo tirare dentro quello che abbiamo per la Roma. Sono convinto che questa squadra abbia delle potenzialità. Non sono stato contento della partita di Torino nonostante molti ci abbiano fatto dei complimenti, perché là non si è provato a vincere la partita. Non sono contento quando la mia squadra non prova a fare le cose, bisogna avere il coraggio di osare. Non ci pentiremo dei cattivi risultati ma di dove non siamo stati noi stessi e non abbiamo provato a tirar fuori il nostro carattere e il nostro sentimento per la Roma”.
Spalletti: “Non ci sono favoriti. Non mi meraviglierei se passassimo il turno” - Sport Go
16 Febbraio 2016 @ 13:37
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