Alfonso Sabella, magistrato ed ex assessore alla legalità di Roma Comune di Roma, ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Radio Cusano Campus e ha toccato due temi riguardanti la Capitale: il primo è quello delle criticità evidenziate da Cantone, il secondo riguarda un suo possibile ruolo nella giunta di Giachetti, che qualche giorno fa ha parlato di un suo coinvolgimento in caso di vittoria del PD:
“Tutte le criticità che Cantone ha fotografato in quell’impietosa relazione io le conoscevo già –ha spiegato Sabella-. Anzi, Cantone è stato perfino tenero. Sulle somme urgenze io sarei andato molto più pesante – ha detto Sabella –, perché quello che ho visto sulle procedure di somma urgenza è molto grave. Quando vengono affidati i lavori in maniera diretta senza nessun tipo di controllo e sulla base della discrezionalità assoluta di un funzionario del Campidoglio, sulla base di una presunta emergenza che magari risaliva a due anni prima e che poteva essere tamponata da un lavoro di 1000 euro anziché spenderne 700mila, io sarei stato ancora più pesante di Cantone“.
Poi sulla possibilità di aiutare Giachetti è stato molto chiaro: Sabella tiene a Roma ed è pronto a ricoprire qualsiasi ruolo che non sia politico visto il ruolo da lui ricoperto:
“Io sono disponibile in qualunque ruolo per questa che è ormai la mia città – ha affermato Sabella -. Non sono disponibile a incarichi di carattere politico fin quando farò il magistrato. Spero che Roma non abbia più bisogno di un assessore alla legalità. Le parole di Giachetti mi hanno fatto un piacere enorme perché ha riconosciuto il grande lavoro che abbiamo fatto nella giunta Marino sul piano della legalità”.