Sporcizia, rifiuti e furti continui, prostituzione a Villa Pamphilj, l’Associazione omonima lancia l’allarme, come raccontato questa mattina da Il Messaggero. Senzatetto hanno trovato rifugio nelle ex serre e in altri manufatti abbandonati. Posti letto, pentole, tracce di fuochi, toilette a cielo aperto.
Inoltre oltre al danno anche la beffa, i luoghi abbandonati costerebbero ai “residenti” ben 200 euro al mese, richiesti dai “signori del pizzo”. Mercoledì 23 marzo i vigili del fuoco sono dovuti intervenire per spegnere sacchi di vestiti bruciati all’interno del cosiddetto Casale Rosso.
L’Associazione ha persino stilato una mappa consultabile dai visitatori, in cui vengono messe in evidenza con colori diversi, le zone correlate ai tipi di reato: molestie sessuali, prostituzione, droga, bivacchi notturni e discariche.
Paolo Arca, presidente dell’Associazione per Villa Pamphilj ha dichiarato:
L’abbiamo consegnata anche al prefetto Franco Gabrielli durante una sua visita al XII Municipio, ma lo scenario non è cambiato.