La legge ancora non è passata, ma il Tribunale dei minori di Roma ha desso sì a due papà che hanno chiesto di poter adottare il figlio di sei anni avuto grazie alla maternità surrogata. Sembra, è un controsenso a livello giuridico, ma la sentenza emessa il 31 dicembre 2015 dall’allora presidente Melita Cavallo non lascia spazio a nessun dubbio.
I due papà, che stanno insieme da oltre dieci anni, si sono sposati in Canada e in più occasioni sono tornati lì con il figlio per fargli vedere la mamma. Il motivo per cui il tribunale si è espresso positivamente è semplice: tutelare il minore, che sin dalla sua nascita è stato accudito anche dal compagno del padre biologico. E la sentenza, che già ha acceso i dibattiti, è definitiva dato che sono scaduti i termini per l’appello.
Da anni si parla di necessità di tutelare le coppie gay, ma il Parlamento, anche recentemente, subisce delle battute d’arresto. I giudici, invece, rendono esecutivo ciò che non viene stabilito in Parlamento. E, nonostante sia inappellabile, c’è già chi grida all’illegittimità della sentenza.