Fu Alexander Graham Bell, inventore, scienziato e ingegnere, a brevettare il telefono, strumento del quale – ancora oggi, da molti – è considerato l’inventore, il 7 marzo 1976. Bell iniziò a interessarsi della telefonia quando era appena ventenne e dopo il trasferimento dalla Scozia al Canada continuò a studiare le macchine per la telecomunicazione. Le sue ricerche andarono avanti all’Università di Boston, ben presto progettò un telefono vero e proprio e alla fine – grazie ai finanziamenti del suocero – ottenne anche il brevetto n. 174.465.
Per oltre un secolo ha tenuto banco il quesito riguardante il reale inventore del telefono: l’invenzione andava attribuita ad Alexander Graham Bell o ad Antonio Meucci, che prima ancora del rivale aveva depositato il brevetto provvisorio per il suo telettrofono e che, per via delle spese da sostenere, non era riuscito a rinnovarlo? La decisione finale arrivò nel 2002, dopo oltre un secolo, quando la grande invenzione che ha cambiato il mondo della comunicazione è stata attribuita all’inventore italiano dal Congresso degli Stati Uniti. Tuttavia, il primo brevetto resta quello di Bell.