Parco Savello, conosciuto anche come Il Giardino Degli Aranci, è un parco di circa 7800 metri quadri posto sull’Aventino, presso il rione Ripa. Deve il suo soprannome ai numerosi alberi di aranci amari piantati dopo la costruzione di forte Savelli intorno al XIII° secolo, vicino alla già persistente Basilica di Santa Sabina e al castello dei Crescenzi eretto nel X secolo.
L’attuale rappresentazione del giardino è figlia dell’ingegno dell’architetto Raffaele De Vico, ed rimasta la stessa praticamente dal 1932, quando fu previsto che una parte del parco fosse aperta anche al pubblico, mentre quella restante lasciata alla sovraintendenza dei padri Domenicani, i quali avrebbero continuato ad utilizzarla quale orto. Grazie quindi ad una nuova ricollocazione urbanistica del colle Aventino, al belvedere del Gianicolo e del Pincio, si aggiunse infine quello dell’Aventino.
La struttura del parco è di tipo simmetrico, più precisamente di tipo quadrangolare, divisa nel mezzo da un lungo viale dedicato alla memoria di Nino Manfredi, di origini ciociare ma romano di adozione. Il parco prevede poi un’ulteriore entrata dedicata a Fiorenzo Fiorentini, altro simbolo della romanità. Gli attuali ingressi del Parco Savello sono però tre: il primo, situato presso Piazza D’Illiria, il secondo, rappresentato dal portale proveniente da Villa Balestra realizzato nel 1937 ed il terzo, sul clivo di Rocca Savella.
La storia vuole che le piante di aranci furono piantate in onore di San Domenico, fondatore dell’ordine tumulato nel vicino chiostro di Santa Sabina.
L’Ordine Dei Cavalieri di Malta – Il priorato dei Cavalieri di Malta è parte integrante delle bellezze del Colle Aventino, tanto che attraverso il buco della serratura di uno dei suoi portoni è possibile assistere alla famosa vista di San Pietro, una piccola serratura che trasforma lo spiare dei turisti in un’esperienza unica quanto incredibile, grazie al gioco delle prospettive e all’abile mano dei giardinieri, tagliando e potando alberi, rimanere a bocca aperta è d’obbligo una volta che si guarda attraverso. Più che guardare attraverso il buco di una serratura, infatti, sia ha la sensazione che l’occhio sia catturato dal gioco di un caleidoscopio, con una cartolina, e non la vera Cupola di San Pietro al suo interno. Sfortunatamente, il tentativo di fotografare e rendere l’effetto attraverso una fotocamera digitale è pressoché impossibile, quindi, loro malgrado, i turisti e gli avventori possono solo raccontare o tentare di spiegare lo stupore che si prova a sbirciare attraverso la fessura di quello che i romani chiamano familiarmente come il buco.
Il cortile sovrastante il priorato dei cavalieri di Malta, tra l’altro, è molto gettonato per chi si vuole regalare una gita in limousine nel cuore di Roma, poiché tappa gettonatissima tra le agenzie che permettono questo tipo di servizio. Quando gli aranci sono in fiore, inoltre, l’atmosfera diventa in particolar modo suggestiva, con l’aria intrisa del profumo degli agrumi.
Detto ciò, parlato dell’ordine Templari a cui appartengono i Cavalieri di Malta, siamo pronti a svelarvi finalmente la leggenda intorno al colle Aventino.
La leggenda – Il lato a picco sul Tevere, facente anche esso parte del rione Ripa, pare nasconda una nave da guerra al servizio del Priorato dei Cavalieri di Malta pronta a salpare alla volta di Gerusalemme, quale ultimo baluardo a difesa della cristianità.
Insomma, Il Parco Savello, o Il Giardino degli Aranci che dir si voglia, ha più di un motivo per essere visitato, e anche se non troverete la nave templare nascosta all’interno dell’Aventino, potrete godere almeno dell’esperienza del “buco della serratura” e annusare l’aria cercando di riconoscere il profumo degli aranci di cui vi abbiamo parlato. Magari tutto questo di notte e, perché no, su una limousine!