Le gazebarie dicono che su 45-48mila romani andati al voto per scegliere il candidato di centrodestra il 96,7% ha eletto Bertolaso candidato sindaco di Roma. Sì, i numeri già fanno discutere perché i banchetti a disposizione per votare erano 70 e si parla di poca affluenza reale, ma le polemiche sono state rispedite al mittente da Forza Italia, unico partito realmente convito dal candidato annunciato. Ma per l’ex numero uno ora c’è un altro possibile problema e si chiama Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia ha sempre appoggiato la sua candidatura, ma per riportare la pace nella coalizione con Berlusconi e Salvini (Forza Italia e Lega Nord) ha chiesto un incontro e ha annunciato che per mantenere l’unità è pronta a scendere in campo:
“Guido Bertolaso può essere un buon candidato e un buon sindaco se riesce a unire le forze di centrodestra. Se riesce a farlo e a vincere le perplessità che ancora diverse persone hanno, Fratelli d’Italia sarà con lui come lealmente ha fatto dall’inizio. Se si presta a strumentalizzazioni che forse sono utili a tutelare un partito ma che sicuramente danneggiano i romani, allora saremo costretti a fare scelte diverse. Abbiamo contribuito al risultato dei gazebo invitando i romani a votare con spirito unitario. Poteva essere una festa per il centrodestra ed è servito come palchetto per decretare il funerale della coalizione. Potrei aggregarmi alla fiera della irresponsabilità collettiva, e assumere subito decisioni unilaterali, ma mi preoccupa il risultato finale per i romani più che mostrare i muscoli ai colleghi. Chiedo, invece, un incontro risolutivo a Berlusconi e Salvini. Metto a disposizione anche la mia candidatura come gesto di amore e responsabilità. Mi aspetto amore e responsabilità anche dagli altri“.
E Salvini ha raccolto subito l’assist della Meloni affermando ancora una volta che Bertolaso non è il suo candidato e che, invece, sosterrebbe senza alcun dubbio la Meloni.
Certo, Bertolaso non sta a guardare e forte del risultato ottenuto si dice pronto ad andare per la sua strada perché “i romani hanno espresso la loro scelta” e si può andare avanti anche senza la Lega Nord. Poi sulle elezioni è stato chiaro: vanno anticipate perché a Roma è emergenza totale e non si può più aspettare. Quando si dovrebbe eleggere il nuovo sindaco? Non oltre maggio.