Lazio che nel primo tempo rischia un passivo molto più pesante, ma nel secondo tempo si fa vedere in attacco e alla fine riagguanta il risultato con Biglia
Torino e Lazio vanno a caccia di punti, ma per entrambe le squadre, un po’ deluse dall’andamento della stagione, non è una sfida semplice. Mister Pioli ha ancora speranze e crede che la sua squadra ora debba fare l’impossibile per salvare una stagione caratterizzata da risultati alquanto altalenanti e che per ora dicono che la Lazio è fuori dalle competizioni nazionali ed è lontana dalla zona europea. Per battere il Toro Pioli cambia modulo, lascia Candreva e Milinkovic in panchina, mette Felipe Anderson trequartista e schiera le due punte, Djordjevic e Klose.
Entrambe le squadre pressano alto per impedire alla rispettiva avversaria di organizzare la manovra di gioco e, infatti, le azioni vengono spesso interrotte dato che i giocatori non riescono mai a trovare lo spunto giusto. Al 7′ è la Lazio a sciupare un’occasione con Djordjevic, che viene servito dalla sinistra con un cross di prima di Klose e non riesce neanche a deviare il pallone. Ma al 12′ sono i granata a trovare il vantaggio con Belotti e far proseguire questa tradizione tutt’altro che positiva che vede la Lazio in testa alla classifica delle squadre che subiscono più gol nel primo quarto d’ora di gioco. Nulla può Marchetti sulla deviazione vincente dell’attaccante da posizione ravvicinata. I biancocelesti provano a reagire, ma lo fanno senza una vera e propria organizzazione di gioco e il Torino ha pochi problemi dalle parti di Padelli. Un’ingenuità di Cataldi al 21′, poi, rischia di far collassare gli ospiti: il numero 32 interviene fallosamente su Belotti in area di rigore e Massa non ha dubbi, fischia il rigore, ma Immobile spara alto e tiene la squadra di Pioli in partita. Ma lo sbaglio non ha nessun effetto perché il Toro continua a fare la partita e, a parte un cross pericoloso per Klose sul quale interviene provvidenzialmente Glick, non subisce nulla e, al contrario, va vicino al raddoppio con Immobile, protagonista di una bella azione che lo vede saltare cinque avversari. La sua conclusione di esterno destro va fuori di un soffio. Pioli è insofferente e al 40′ decide di operare un doppio cambio ed entrambi avvengono per motivi tecnici: fuori Lulic e Cataldi e dentro Braafheid e Milinkovic. La Lazio sicuramente mostra di avere problemi, ma ancora una volta il tecnico sembra non aver schierato la formazione migliore. Al fischio finale i padroni di casa sono meritatamente in vantaggio, mentre gli ospiti, ancora una volta, offrono una prestazione insufficiente.
Lecito aspettarsi una reazione decisa da parte della compagine biancoceleste, ma nel secondo tempo la manovra di gioco è lenta e macchinosa e fa sì che il Torino riesca sempre a coprirsi al meglio. Solo al 59′, grazie alla caparbietà di Biglia, la Lazio ha una buona occasione con Milinkovic che tira al volo, ma sulla traiettoria del pallone c’è Moretti. Con il passare dei minuti gli ospiti avanzano e riescono ad essere pericolosi due volte nel giro di pochi minuti: prima è Milinkovic che si crea un’occasione con una bella giocata in area e calcia, trovando la deviazione di Padelli; poco dopo, invece, il protagonista è Parolo, che cerca la conclusione da posizione defilata e va vicino un grande gol, ma stavolta è il palo a salvare il Torino, che piano piano concede più spazi agli avversari. Pioli manda in campo anche Keita e il giocatore lo ripaga dopo poco guadagnandosi il rigore realizzato da capitan Biglia, che a 13′ dalla fine riapre la gara. I granata non ci stanno e si buttano immediatamente in attacco e un tiro di Immobile dà anche l’illusione del gol allo stadio, che subito esulta. Anche la Lazio, però, ci prova e all’89’ è Molinaro a salvare su Keita, servito bene in area da Djordjevic. E a pochi minuti dalla fine è Zappacosta a fallire l’occasione il gol dopo un’iniziativa di Immobile.
Lazio troppo brutta per essere vera nel primi 45′. Mai in partita, ha solo subito il Torino, reo di non essere stato capace di chiudere una partita che nel primo tempo avrebbe potuto vedere la formazione di Ventura in vantaggio con più di un gol di scarto. Tare nel pre partita ha affermato che la squadra ancora può giocarsela in campionato, ma la verità è ben lontana da queste parole perché la formazione di Pioli non ha mai mostrato segni di ripresa e i giocatori sembrano aver mollato la presa visto che ora la zona europea è quasi un miraggio. Il mister – secondo le pare del ds – non è mai stato messo in dubbio, ma i due cambi al 40′ e l’ennesima formazione sbagliata non possono che lasciare qualche dubbio. La squadra sarà in confusione, ma l’allenatore non è da meno. Oggi, ancora una volta, la Lazio ha rischiato la figuraccia, ma a salvare la faccia è stato Biglia, uno dei pochi che ancora non molla in campo. Metà squadra si salva, ma l’altra metà è insufficiente e giovedì, nella sfida europea, l’atteggiamento dovrà essere un altro perché ai biancocelesti non rimane altro.
Marcatori: 12′ Belotti (T), 78′ rig. Biglia (L)
TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovic, Glik, Moretti; Bruno Peres (80′ Zappacosta), Acquah, Vives (85′ Obi), Benassi (79′ Baselli), Molinaro; Belotti, Immobile. A disp. Ichazo, Castellazzi, Bovo, Gaston Silva, Farnerud, Maxi Lopez, Martinez. All. Giampiero Ventura
LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Bisevac, Hoedt, Lulic (40′ Braafheid); Cataldi (40′ Milinkovic), Biglia, Parolo; Felipe Anderson; Djordjevic, Klose (73’Keita). A disp. Berisha, Guerrieri, Morrison, Onazi, Mauri, Candreva, Kishna, Matri. All. Stefano Pioli
ARBITRO: Massa (sez. Imperia).
ASS.: Posado- De Meo.
IV UOMO: Vivenzi.
ADD.: Gavillucci- Abisso.
AMMONITI: 23′ Vives (T), 49′ Bruno Peres (T), 51′ Konko (L), 57′ Acquah (T), 70′ Parolo (L)
Lazio: Lazio, altro pareggio in trasferta: a Belotti risponde Biglia - Sport Go
6 Marzo 2016 @ 14:43
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