Sognava di giocare nel calcio che conta e la Lazio l’ha portato in Serie A. Un anno impalpabile e poi l’esplosione lo scorso campionato. Felipe Anderson è stato uno delle rivelazioni della stagione passata, quella che ha portato le aquile a conquistare al terzo posto. Ora, nonostante un campionato anonimo sia della squadra sia suo, si rincorrono voci di mercato, voci che lui e il suo team smentiscono. Il brasiliano è stato ospite del programma della Serie A “L’ospite di Laura” (Laura Barriales, ndr) e si è raccontato:
“Mi piacciono tanto Ronaldo e Kakà, il primo lo ammiravo perché faceva tanti dribbling e anche io da piccolo li facevo perché ero veloce e lo guardavo sempre. Di Kakà mi impressionavano la velocità e il tiro a giro, provo sempre ad imitarlo. Per tecnica e velocità voglio somigliare a entrambi”.
SULLA FEDE – “Da piccolo guardavo sempre mia madre, che pregava e sono cresciuto leggendo la Bibbia. La mia fede aumenta ogni giorno. Prego tutto il tempo, quando mi alzo – ha continuato Felipe Anderson – e quando vado a giocare: chiedo protezione per me e per gli avversari, prego che nessuno si faccia male. Credere sempre, perché niente è impossibile. Rafael ha questa fede, Gabriel che è al Napoli ed anche Hernanes è atleta di Cristo”.
SULLA LAZIO – “Se sognavo la Lazio? Il sogno di giocare in Europa, in Italia lo avevo fin da piccolo. Nel 2011-12 ho iniziato ad avere questa possibilità, poi nel 2013 ho iniziato ad avere questa possibilità, posso dire che il sogno era giocare alla Lazio. C’erano tanti brasiliani quando sono arrivato, portiamo spesso il nostro cibo, ma a me piace molto il cibo italiano, soprattutto la carbonara”.
SULL’ESORDIO – “Ricordo la partita contro la Fiorentina, ero ansioso di fare la mia prima in Serie A contro una squadra forte. E’ stata una bella serata, peccato che abbiamo pareggiato. Da quel momento in poi ho vissuto tanto qui nella Lazio, mi ricordo anche il mio primo gol in Serie A a Parma. È stato un giorno veramente speciale – ha detto Felipe Anderson -, quando ti sblocchi giochi più libero e con più fiducia. La squadra ha fatto un gran salto, abbiamo vinto tante partite di fila. Quella stagione è stata fantastica”.
SUL GOL PIÙ BELLO DELLA STAGIONE – “Quello più bello è stato contro il Genoa, ero fuori area, la palla mi è arrivata e l’ho mandata a giro sotto l’incrocio. È stato anche il più importante perché loro provavano a pareggiare ed abbiamo chiuso la partita”.
SUL MILAN – “Giocare contro il Milan a San Siro è sempre una partita importante, la chiave per vincere questa partita è essere più cattivi. Dobbiamo andare con la consapevolezza di poter andare a vincere contro un avversario difficile. Spero di fare gol e di vincere 2-3 a zero“.
SUL FUTURO – “Futuro? Resto qui alla Lazio, il mio cuore e la mia testa sono qui, penso solo alla Lazio”.