Klose a Tor Vergata per riceve il premio “Etica nello Sport”: “Un onore”. E sul futuro ammette di voler continuare
Miro Klose questo pomeriggio ha ricevuto il premio “Etica nello Sport” dall’Università Tor Vergata e subito si è detto orgoglioso perché il suo obiettivo è essere un esempio per i più giovani. Non è certo un caso che ogni compagno di squadra spenda solo positive nei suoi confronti e sottolinei la sua importanza nello spogliatoio. E lui il calciatore voleva farlo sin da bambino.
Klose è al suo quinto anno con l’aquila sul petto e ancora oggi viene ricordato il gesto di fair play in un Lazio-Napoli del 2012 in cui aveva segnato di mano. Ammetterlo e far annullare il gol per lui è stato semplice perché “sono fatto così e dobbiamo dare l’esempio. Se posso aiutare l’arbitro lo faccio volentieri“. Poi
A Roma lo si paragona a Piola e lui ne è orgoglioso. Non si pente di aver scelto questi colori e, nonostante le difficoltà della squadra, lui è soddisfatto dei compagni di squadra e dell’ambiente laziale che, anche se quest’anno protesta, è sempre vicino e fa sentire il proprio calore.
Giovedì la Lazio sfiderà lo Sparta Praga nella partita d’andata degli ottavi di finale di Europa League e quando gli è stato chiesto quante possibilità ci siano di vedere i biancocelesti alzare il trofeo lui è stato molto chiaro: la Lazio può solo dimostrare sul campo il proprio valore e per il tedesco le qualità ci sono, anche se in campionato il cammino è tutto in salita. Il motivo? “Può capitare che qualcuno sia nervoso o che non faccia la sua parte, oppure che non lavoriamo insieme come squadra”. E sul futuro Klose ha le idee chiare: “Se la salute me lo consentirà, vorrei giocare altri due anni”. la società è avvisata. Il futuro del numero 11 sarà ancora a tinte biancocelesti?
Lazio: “Premio etica nello Sport” per Klose: “Un onore. Futuro? Vorrei giocare” - Sport Go
7 Marzo 2016 @ 21:10
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