Spalletti: “Della Fiorentina temo quello che ha fatto negli ultimi anni e quello che ha aggiunto Sousa”
La Roma ha ricominciato la salita verso i vertici della classifica, chiaro segnale del fatto che la cura Spalletti funziona e anche bene dalle parti di Trigoria. Domani sera ci sarà lo scontro diretto con la Fiorentina, squadra con cui condivide il terzo posto (i giallorossi precedono i viola grazie alla migliore differenza reti, ndr) e l’obiettivo non può che essere vincere per staccare gli avversari e non perdere terreno rispetto al Napoli, attualmente secondo in classifica con 58 punti.
“Della Fiorentina temo quello che ha fatto negli ultimi anni e quello che ha aggiunto Sousa. Secondo me hanno fatto un calcio moderno e spettacolare, hanno creato una squadra solida e convinta di avere delle possibilità importanti. Forse, andando a prendere in esame il gruppetto di squadre di cui fa parte, è stata la più brava“.
SU PJANIC E NAINNGOLAN – “Saranno entrambi a disposizione. Solo Iago ha un po’ di febbre per cui andrà valutato e probabilmente non sarà del gruppo. De Rossi sta recuperando e non sarà convocato“.
SU DZEKO – “Ci sono delle cose alle quali ancora devo pensare. Lui è un calciatore che ha fatto bene quando è entrato a Empoli, però poi c’è anche la valutazione della squadra che ha fatto altrettanto bene“.
SUL PARAGONE TRA ROMA e FIORENTINA – “Un po’ si somigliano perché ultimamente entrambe cercano di comandare il gioco e hanno qualità nei centrocampisti. Sono bravi a far tutto, sanno interpretare il gioco altrui con elasticità, creando insidie in base alla tattica dell’avversario prendendosi dei vantaggi. Bisognerà esser più bravi di sempre. Se loro sono convinti di essere un’opera d’arte, i miei giocatori hanno fatto un capolavoro in queste giornate perché hanno avuto quella solidità necessaria per lottare senza farsi influenzare da un risultato“.
SUI TIFOSI – “Non è più solo una questione di risultati. Spero nel buon senso di tutti quelli che gestiscono la situazione. Noi a Empoli ci siamo sentiti molto comodi dentro quell’abbraccio dei nostri tifosi che è durato 95‘.
SU KALINIC E DZEKO – “Sono diversi. Kalinic è bravo ad attaccare lo spazio dietro al centrale, è predisposto ad attaccare palla e sotto porta, torna anche in linea difensiva. Non sente il morso della difficoltà, sa qual è il suo obiettivo e non si lascia distrarre. Dzeko ha anche qualità del genere, ma gli piace di più la palla addosso. Più che tagliare sul primo palo gli piace ruotare sul secondo per attendere il passante. Kalinic taglia di più sul primo palo”.
SULL’AMBIENTE ROMA – “Con Burdisso ho tentanto di essere bravo, ma non credo di esserci riuscito in una settimana (l’ex giallorosso ha parlato allenamenti molto leggeri a Trigoria, ndr). L’ambiente Roma? Ideale per lavorare. Purtroppo nella vita ci sono delle persone che non fanno, quelle che fanno e quelle che si accodano e che per stare al passo abbassano il livello. Qui le cose si sanno fare e quelli che non vogliono migliorarsi e hanno paura degli altri devono andare via. Noi siamo migliorati – ha continuato il mister -, io per primo. Se sono tornato è perché si lavora bene. Vogliamo dare il massimo perché se uno ha possibilità 10 deve arrivare a 12. Perché? Perché così non si rimane solo impolverati dal terreno“.
SU PALLOTTA – “Non mi ha chiesto nulla in particolare. Mi è sembrato carico di entusiasmo e libero di far valere tutte le sue qualità. Quando si è tranquilli si è liberi l’avrà trasferito sicuramente alla squadra. Ieri è venuto a vedere l’allenamento, è stato negli spogliatoi. Ha grande voglia di fare – ha detto Spalletti -e se vuole migliorare ha ragione perché bisogna avere sempre il coraggio di osare. Quello che fa la differenza sono la costanza di pensiero, gli stimoli, gli incentivi e lui è bravo a trovarli“.
COSA SI ASPETTA DALLA GARA – “Loro verranno a pressarci perché hanno sempre fatto così e cambieranno atteggiamento anche in base a come faremo noi. Per mesi a Firenze hanno bisticciato per capire se la squadra giocasse con la difesa a tre o quattro. Tra pochi giorni giocheremo contro il Real quindi non penso al fatto che la Fiorentina ha giocato lunedì sera. Le partite vanno giocate quando devono essere giocate e bisogna farsi trovare pronti perché quando passano qui 90′ dobbiamo dare tutto. Loro lo sanno bene, fa parte della solidità mentale. Bernadeschi ed El Shaarawy? Accostati perché simili e con grandi potenzialità. Se uno è dentro quel percorso e ha voglia di imparare, analizza il contrasto vinto e perso, rivede le difficoltà , allora ci sarà una crescita e loro stanno facendo questo. Stanno arrivando alla fine meglio rispetto alla partenza“.
SULL’ESPOSIZIONE DELLA SOCIETÀ – “L’altro giorno abbiamo fatto una foto con una trentina di collaboratori e una trentina di giocatori. Non sono solo, sono tutti con me. Sono in buonissima compagnia. Come si è detto più volte, abbiamo più di una squadra e tutte sono lì a preparare le cose. Mancava solo il presidente e ora è qui. Io prendo decisioni che riguardano solo il mio lavoro e lì qualche cosa voglio dire perché poi dipende da me il risultato“.
Spalletti: “Fiorentina solida, ma i miei hanno fatto un capolavoro” - Sport Go
3 Marzo 2016 @ 13:08
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