Mister Spalletti domani vuole vedere una Roma rabbiosa contro l’Udinese e determinata a portare a casa un’altra vittoria. Questa è la reazione che vuole vedere dai suoi giocatori dopo l’eliminazione dalla Champions League contro il Real Madrid. Non si è detto soddisfatto dell’atteggiamento della squadra, ma sa bene che in campionato la Roma è tornata protagonista e vuole proseguire la striscia di risultati positivi ottenuti finora.
“Szczesny sta bene, non ci saranno Rudiger e Gyomber e oggi vanno valutate le condizioni di Pjanic perché nei due giorni precedenti si è fermato durante l’allenamento e quelle di Manolas. Nainggolan e De Rossi non dovrebbero avere problemi, le sollecitazioni sono state positive”.
SULL’UDINESE – “Le difficoltà sono molte perché quello dell’Udinese è un ambiente particolare, tranquillo. Vivono in un’oasi felice – ha detto Spalletti – e sicuramente questo gli dà meno stress, ma a volte smorza perché non ti fa reagire. Sono buoni calciatori, di corsa e bisognerà vedere se riusciranno a sopperire questo momento di difficoltà con le loro qualità“.
SULLA FORMAZIONE – “I tre giocatori dietro Dzeko non sono una costante, ma rappresentano una soluzione che si può usare“.
SU DZEKO – “Dopo Madrid come ha reagito? Mi aspetto che mi preghi di riavere la maglia perché le motivazioni deve averle lui. Io posso fargli il più grande regalo, dargli la maglia. Saprà reagire in base a quello che è successo“.
SU STROOTMAN – “Si sta reintegrando, tutti i giorni migliora e da qui in avanti va tenuto in considerazione perché è nelle condizioni di essere messo in campo“.
SUGLI OBIETTIVI E IL FUTURO – “A volte mi lego a quello che dite. Ho anche detto “siamo tutti Sabatini”. Abbiamo bisogno di un risultato per guardare al futuro e dobbiamo essere tutti concentrati perché il decorso di queste partite può cambiare molto. Siamo in un processo di cambiamento e ancora facciamo vedere di avere degli alti e bassi. Tranquillo? Nessuno deve esserlo, il nostro obiettivo va raggiunto assolutamente“.
SULLA CONCENTRAZIONE – “Quelli delle palle conquistate sono dati importanti (raddoppiati, ndr) e magari portano a commettere più falli, mentre quello delle palle perse è un dato da migliorare. Dobbiamo essere più cattivi, fargliela sudare di più la riconquista del pallone“.
SU TOTTI – “Le parole di Zeman e Sensi? Devi sempre spiegare diecimila cose. Ognuno può dire quello che vuole, non vado a rispondere a tutti. Io ho il mio lavoro e sono coerente con il mio pensiero sotto l’aspetto della gestione calcistica di Francesco“.
SU PALLOTTA – “Il futuro? Il nostro futuro è adesso, bisogna impegnarsi ad avere ben chiara la visione del nostro modo di lavorare da qui a due mesi. Abbiamo solo questo come obiettivo. Il resto viene fatto in maniera susseguente. Lui è venuto, ci ha rifatto vedere il suo entusiasmo, la sua voglia di fare, arrivare agli obiettivi. Penso che non possa fare altro se non trasferirci la sua voglia di fare“.
SULLA TATTICA – “La prima attenzione riguarda noi stessi, quello che è il nostro marchio di fabbrica e si pensa a mettere in campo una formazione che gestisca e sappia portare a casa il risultato. Bisogna anche fare attenzione a riconoscere le qualità dell’avversario“.
SUI CAMBIAMENTI TATTICI E MENTALI- “Doveva essere più forte il dispiacere dopo la Champions rispetto alla consolazione dei complimenti che sarebbero arrivati dopo. Va portato in superficie anche quello fatto di buono, ma solo in un secondo momento. A spaccare la squadra siete voi quando dite “questo non deve più giocare. I giocatori a volte sbagliano, può succedere. Ma è un discorso mentale, di come ci siamo arrivati,. L’evidenza ha detto che non siamo cattivi nel sfruttare le occasioni. Sembra di dover mettere il punto su chi ha sbagliato. Alcuni miei giocatori dicevano che abbiamo avuto 10 occasioni. Sembra voler andare a trovare il colpevole per la partita che non abbiamo portato a casa. Non è così, abbiamo preso gol evitabili, il centrocampo deve dare una mano. Siamo tutti coinvolti, dobbiamo fare i complimenti per le occasioni avute dare colpe a chi non ha segnato. Ora si ridà la maglia a Dzeko perché la sua reazione me l’avete preparata voi. Dzeko gioca”.
Spalletti: “Il nostro futuro è adesso. Dzeko? Le motivazioni deve averle” - Sport Go
12 Marzo 2016 @ 13:10
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