Venerdì 18 marzo bisognerà fare i conti con lo sciopero nazionale del trasporto pubblico, indetto dal CUB, con quello di Atac, indetto da CambiaMenti m410 e Or.S.A. TPL, e con quello di Roma TPL, indetto da CGIL, CISL e UIL.
SCIOPERO ATAC – Atac sarà protagonista di due proteste, una indetta da Or.S.A. TPL, che andrà in scena dalle 8.30 alle 12.30, e quella del sindacato CambiaMenti m410, anch’essa limitata alla stessa fascia oraria dopo l’intervento del prefetto Gabrielli, che ha preso la decisione – come si legge nell’ordinanza – “in considerazione dei rischi di gravi ripercussioni sul sistema di mobilità derivanti da una serie di fattori che vengono a concentrarsi in quella giornata“.
SCIOPERO ROMA TPL – Come stabilito dai sindacati che hanno indetto lo sciopero, Roma TPL non garantirà il servizio per quattro ore, dalle 8.30 alle 12.30, proprio come stabito da Or.S.A. TPL in Atac.
Inevitabili, dunque, i disagi che si verificheranno nel trasporto pubblico e questi, che potrebbero iniziare già nella notte tra giovedì e venerdì, colpiranno autobus, tram, filobus, metro e le ferrovie Roma-Lido, Roma-Nord e Termini-Centocelle.
SCIOPERO FERROVIE – Ai disagi locali bisognerà aggiungere quelli regionali e nazionali dato che nessuno è esente dalla protesta. Tra le linee regionali saranno a rischio le FL1, FL2, FL3, FL4, FL5, FL6, FL7 e FL8.
SCIOPERO TAXI – Altro stop sarà quello dei taxisti romani che, sotto richiesta del Garante, hanno posticipato l’inizio della protesta, che durerà fino alle 22, alle 12.30.