Era il 3 marzo 1585 quando il Teatro Olimpico di Vicenza, la struttura simbolo della cultura classica, nonché il più antico teatro stabile coperto dell’epoca moderna, venne inaugurato con la rappresentazione dell’Edipo re di Sofocle, considerata l’opera classica per eccellenza. Fu l’Accademia Olimpica, un’istituzione culturale della città a commissionare la sua costruzione, che iniziò nel 1580, e a occuparsi dei lavori fu l’architetto Andrea Palladino (tra i fondatori dell’Accademia), il più importante della Repubblica di Venezia, che morì quello stesso anno.
Subito dopo la morte di Palladino fu Vincenzo Scamozzi, architetto di maggior fama dopo la morte del collega, a prendere in mano il progetto e a disegnare le scene lignee, costruite appositamente per la rappresentazione della prima opera. Le scene da lui create sono fisse e poco adatte al teatro dell’epoca, costituito principalmente da scenografie mobile e proprio per questo negli anni il Teatro Olimpico, è quasi caduto in disuso. Nonostante i pericoli di incendio e i bombardamenti durante le guerre, le scene sono ancora conservate e tutta la struttura è stata oggetto di restauro alla fine degli anni Ottanta. Attualmente viene utilizzato per rappresentazioni classiche e concerti, principalmente in primavera.