Volume troppo alto dell’autoradio: una sentenza della Cassazione ha configurato un reato ben preciso
Ascoltare la radio in macchina è un’abitudine tipica di qualsiasi automobilista, ma non bisogna esagerare se si vogliono evitare i guai. Una sentenza della Corte di Cassazione di pochi giorni fa è stata molto chiara in tal senso.
Infatti, se lo stereo delle vettura ha un volume eccessivamente alto possono scattare le contestazioni penali e il reato. Secondo il Codice della Strada, il volume dell’autoradio non dovrebbe superare i limiti stabiliti dal regolamento di attuazione, cioè quota 60 in termini di livelli di esposizione in decibel a 10 centimetri dall’orecchio del guidatore e con la macchina che presenta portiere e finestrini chiusi.
La guida non deve essere messa a rischio dal rumore, inoltre sono gli agenti stradali a stabilire quando il volume è eccessivo. I rumori della strada, come ad esempio i clacson, le sirene delle ambulanze o delle forze dell’ordine, il fischio di un vigile, devono essere uditi in maniera precisa e non ci possono essere altri rumori di copertura.
La multa va da 41 a 168 euro, anche se ogni caso va valutato singolarmente. La sentenza della Cassazione si riferisce a un guidatore che aveva nell’auto tre amplificatori, usati al massimo della potenza di sera in una strada di città. Una situazione del genere configura il reato di disturbo del riposo e delle occupazioni delle persone, dunque l’uomo è stato condannato a pagare una multa da 300 euro.
