Un affidamento alla zia e alla nonna paterna e la riduzione immediata in schiavitù: è stato un vero e proprio incubo quello vissuto da una 13 enne trovata dagli agenti del Commissariato San Paolo in un’auto con un 67 enne arrestato per tentata induzione alla prostituzione.
La vicenda risale al 2014 e le indagini hanno permesso di identificare anche una 26 enne, zia della ragazzina, che la costringeva a prostituirsi nel parcheggio di un supermercato in zona Roma Ovest.
La 13 enne è stata ascoltata in presenza di una psicologa ed è apparsa denutrita e priva di istruzione, visto che sia lei che le sue sorelle erano costrette a chiedere l’elemosina. In caso di rifiuto erano tutte costrette a subire le cinghiate delle aguzzine o a rimanere nude nell’acqua gelata.
La prestazioni sessuali venivano inoltre pattuite a cifre comprese tra i 50 e i 70 euro. Dopo l’affidamento della 13 enne a una casa famiglia, le indagini sono proseguite e hanno consentito di rintracciare altri tre adulti che avrebbero approfittato della minore.
Le manette sono scattate ai polsi di due zie di 38 e 41 anni, della nonna della giovane, tutte accusate di associazione a delinquere, sfruttamento della prostituzione minorile, falsità ideologica e sostituzione di persona. I genitori sono stati invece denunciati per abbandono di minore.