Virginia Raggi torna a fare campagna elettorale (sospesa fino a ieri per la morte di Gianroberto Casaleggio, uno dei fondatori dl M5S) e oggi è stata ospite di Sky TG24 per parlare di Roma, città in cui è candidata sindaco:
“Prossimo sindaco di Roma? Lo decideranno i romani. Noi ce la metteremo tutta e probabilmente in questo momento ancora di più, se possibile, per portare avanti questo sogno, questo progetto per il quale dobbiamo ringraziare due persone straordinarie che sono Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio“.
SULLA RICHIESTA DI COLLABORAZIONE DI MARINO – Nel 2013 Marino sembrò disposto ad assegnare l’Assessorato alla legalità e sicurezza urbana a un consigliere del M5S e questi chiesero l’opinione della rete. Fu allora che intervennero i due fondatori:
“Avevamo un sondaggio non per entrare in giunta, ma per proporre un metodo, il Metodo 5 Stelle, per far scegliere ai cittadini l’assessore. Effettivamente, con grande capacità di visione, quello che ci dissero all’epoca, noi eravamo entrati da un mese all’interno delle istituzioni, fu che quel metodo ci sarebbe stato addebitato come entrati in giunta“.
SULLA SFIDA DI ROMA – “Liste civiche o liste civette non ci appartengono, non è il nostro modo di fare politica. Noi andiamo avanti da soli e l’abbiamo sempre fatto. Per quanto riguarda i miei “consiglieri”, le persone con le quali io mi confronto, sono i cittadini e lo sono sempre stati, ancora prima di entrare nelle istituzioni nel 2013. Il progetto del M5S ha tre binari molto forti: riportare la legalità all’interno delle istituzioni e la democrazia, il rispetto dell’uomo dell’uomo e il rispetto dell’ambiente. Chi mi piacerebbe avere al ballottaggio? Mi è indifferente perché si tratta di persone che vengono dai vecchi partiti. Io spero che i cittadini abbiano capito cos’è successo a Roma negli ultimi anni e siano pronti a cambiare davvero.
In cinque anni è sicuramente possibile riavviare la macchina. Il lavoro è complicatissimo, nessuno ha la bacchetta magica e se gli altri candidati promettono risultati immediati io credo che i cittadini abbiano capito che si tratta, appunto, di mere promesse elettorali. Si deve invertire la rotta. Le inchieste di Cantone dimostrano come la corruzione sia permeata a tutti i livelli dell’Amministrazione e non può che servire una forza politica che ha le mani libere. Nasciamo come forza rivoluzionaria e riportare la normalità all’interno di un Comune dove di normale non c’è niente è sufficientemente rivoluzionario“.
SU ATAC – “Quando diciamo che tutti devono pagare il biglietto è la cosa più normale del mondo ma sino ad oggi nessuna Amministrazione ha avuto il coraggio di dire che alcuni dipendenti devono aiutare a combattere il fenomeno. L’Atac svolge l’attività in regime di monopolio eppure perde. Come mai? Evidentemente qualcuno l’ha gestita male”.