Il7 aprile 2016 il XII Gruppo di Polizia Locale di Roma Capitale ha apposto i sigilli all’ex residence Roma di via Bravetta 415, conosciuto anche come Recidence Roma, interessato da un importante intervento urbanistico. Il luogo – come ricordato da Daniele Diaco, portavoce M5S nel Municipio XII – nel 1982 venne indicato dal Comune come luogo di accoglienza “temporanea” per i romani in attesa di un alloggio popolare, ma successivamente è stato teatro di fenomeni di occupazioni abusive, sub affitti in nero e azioni legate alla malavita, fino al tragico duplice omicidio nel 2006 che ha portato allo sgombero delle palazzine tramite l’ordinanza dell’allora prefetto Achille Serra a cavallo degli anni 2006 e 2007.
“A distanza di nove lunghi anni, caratterizzati da degrado e incuria, a febbraio scorso erano iniziati i lavori di demolizione degli scheletri in cermento armato, per far posto al nuovo progetto edilizio, che ha evidentemente attirato l’attenzione della Polizia Locale per probabili irregolarità nel progetto esecutivo. Come Movimento 5 Stelle del Municipio XII abbiamo già da tempo attenzionato la situazione relativa all’ex Residence Bravetta, proprio al fine di evitare che dietro ad un progetto di riqualificazione si nascondesse l’ennesima speculazione edilizia in una zona, tra l’altro, sottoposta a vincoli di natura urbanistica e idrogeologica. La notizia del sequestro del complesso da parte della polizia locale rafforza i nostri timori, ed è la dimostrazione che il governo del Municipio XII guidato dal centrosinistra non è in grado di tutelare i cittadini e i loro diritti, volgendo lo sguardo altrove invece di impedire il profitto di pochi sul nostro territorio”.