La Roma non vuole lasciare altri punti importanti in questo finale di stagione e contro l’Atalanta di Edy Reja vuole tornare a vincere dopo la frenata contro il Bologna. In palio c’è il secondo posto, che dista 6 punti ed è detenuto dal Napoli, ma le due squadre dovranno ancora giocare contro e un passo falso dei partenopei non è impossibile. Mister Spalletti ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida e ha esordito con il bollettino medico:
“Oggi ci saranno tutti all’allenamento, anche quelli che hanno avuto dei rallentamenti a causa di alcuni problemi. Non ne faranno parte Gyomber, Falque e Ucan”.
SULL’ORARIO DI GIOCO – “A volte è più insolito allenarsi alle 15 che alle 12.30. Da quando sono stato in Russia ho imparato delle cose. Una volta siamo andati a giocare in Siberia con 5 ore di volo e 4 ore di fuso orario e abbiamo giocato alle nostre 8 di mattina. Mi hanno insegnato che si gioca a qualsiasi ora e a qualsiasi temperatura. Dobbiamo essere bravi e pronti sempre”.
SULLA SFIDA – “La partita penso sia differente. L’Atalanta è una squadra quadrata e che tenta di usare le sue qualità. Reja è un allenatore pragmatico che sa sempre tirare fuori il meglio dai suoi giocatori e sarà una partita giocata e aperta”.
SULLA MOVIOLA IN CAMPO – “Finalmente. Sono d’accordissimo, è giusto così, è giusto che le squadre abbiano ciò che meritano nelle situazioni di gioco. Io metterei anche il tempo effettivo e cinque sostituzioni per la bellezza dello spettacolo”.
SU INTER-NAPOLI E SULL’OLIMPICO – “60mila spettatori? Sarà una partita aperta, hanno giocatori forti e il risultato è ancora incerto. Per quanto riguarda la cornice è quello che vediamo anche in Europa. Per questo parlo di progetto stadio pieno. Ho tentato di dire qualcosa e anche sbagliando perché non so bene le cose e la loro dinamica, quindi dico solo che mi dispiace perché è una penalizzazione pesante per squadre che hanno il seguito della Roma. Se avessimo uno stadio pieno avremmo sicuramente qualcosa in più da proporre in partita, però bisogna prendere atto di quella che è la situazione e dobbiamo vincere ugualmente perché siamo una squadra forte”.
SU DZEKO E TOTTI – “Dzeko è un calciatore forte e che ha avuto un momento di difficoltà perché ha avuto un risentimento domenica, altrimenti l’avrei utilizzato e lo utilizzerò probabilmente. Francesco è uguale e lo tengo in considerazione quanto Dzeko”.
SU HIGUAIN – “Addirittura in Parlamento? Non ne so niente. Noi dobbiamo valutare dal nostro punto di vista. Se io avessi un giocatore forte squalificato avrei avuto comunque l’imposizione di vincere e se hanno la possibilità di averlo a disposizione a noi non cambia niente. Dobbiamo far vedere che siamo al loro livello. Sarebbe una debolezza sperare nell’assenza di un giocatore”.
SUI CONTATTI CON IL NAPOLI – “Io ho parlato con tanti in estate, ma se accetto questo tipo di domanda faccio la stessa cosa e che non debbono fare i calciatori in questo momento qui. Conta quello che so io, che fino a giugno si corre forte qua e a giugno deciderà la società. Per quanto mi riguarda non ci sono voci, ma solo il risultato della Roma. Non mi interessa quello che c’è stato in precedenza, mi interessa solo fare risultato e se do adito a queste voci si possono creare disturbi”.
SU DE ROSSI – “In quel ruolo Keita ha fatto sempre bene, De Rossi sta rientrando in forma e ci sta facendo vedere quello che può dare, c’è Kevin che ha bisogno di tempo e la valutazione è difficile. Il suo futuro? Noi dobbiamo stare attenti a scorporare le voci che non riguardano il nostro obiettivo attuale e che noi dobbiamo portare a casa prima di giugno. La domanda va rifatta a giugno”.
SUI CAMBI IN PANCHINA – “I numeri sono imbarazzanti se uno li prende. Mi dispiace che a Sinisa non sia stata fatta giocare una finale che meritava, ma poi non so la situazione e lui rimane uno forte, di carattere e che farà una bella carriera. Ad esempio, io sono un allenatore che non ha sentimento, solo un’attenzione, quella dei risultati della Roma e secondo me Sinisa nel suo modo di lavorare è simile”.