Skip to content

1 Comment

  1. Laura Raffaeli
    28 Maggio 2016 @ 11:56

    Non vogliamo agevolazioni, vogliamo l’accessibilità obbligatoria per Convenzione Onu Persone Disabili, ratificata anche dall’Italia, e la Rai, che vive di denaro pubblico, non può permettersi più di escludere tanti italiani, e di pretendere pure che paghino come e per gli altri, che ci vedono e ci sentono. Ci sono altre associazioni in Italia, che seguono le disabilità sensoriali, una di queste e la più attiva nel campo da 10 anni, è Blindsight Project Onlus (che ha reso accessibili anche i festival del cinema, fornendo sottotitoli e audiodescrizione. Per approfondire su come stiamo lavorando da 10 anni per avere accessibilità c’è questa intervista, che spiega cosa succede in Rai, cosa fa per non prendere sanzioni dall’Europa, in quanto la tv più inaccessibile in assoluto. Nessuna agevolazione quindi, ma un aggiornamento al nostro millennio, anche con il glossario, ad esempio le persone sorde non amano farsi chiamare “sordomuti”, e dire “i non vedenti” esclude ogni persona ipovedente, poi non bello scriverlo senza mettere prima la parola “persona”, che sia cieca o ipovedente non conta, siamo disabili sensoriali, disabili uditivi o disabili visivi, in primis però siamo “persone”, una parola che manca sempre quando si tratta il tema disabilità. L’intervista da Disabili.com http://www.disabili.com/aiuto/articoli-qaiutoq/audiodescrizione-e-sottotitolazione-nella-tv-pubblica-a-quando-la-parita-per-i-disabili-sensoriali, sul canone Rai in bolletta, per una tv dedicata a udenti e vedenti, gli altri giù dalla Rupe Tarpea, non prima però che abbiano pagato il canone. (Laura Raffaeli, presidente Blindsight Project Onlus http://www.blindsight.eu).

    Reply

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *