Ciro Menotti è stato un patriota nato a Migliarina di Carpi il 23 gennaio 1798 in un’agiata famiglia di commercianti, professione alla quale si avvicinò lui stesso. Sin da giovane maturò idee liberali, si affiliò alla Carboneria e sviluppò dei rapporti con gruppi costituzionali francesi e con i i seguaci di Buonarroti. Il suo ideale era chiaro e lo portò a rifiutare il dominio austriaco in Italia, motivo per il quale si pose l’obiettivo di liberare anche il ducato di Modena. Per farlo pensò di sfruttare la conoscenza di Francesco IV di Modena, ma quando fu tutto pronto per l’insurrezione del 1831 Menotti si ritrovò da solo dato che il duca, dietro imposizione del governo austriaco (lui era marito della primogenita di re Vittorio Emanuele, Maria Beatrice di Savoia, ndr), ritirò il proprio appoggio.
Il 3 febbraio 1831 il patriota riunì 57 congiurati nella sua abitazione e quando i soldati di Francesco IV circondarono ogni via di uscita ne conseguì un tentativo di fuga, ma fu inutile per lui visto che si ferì saltando da una finestra e fu catturato. A distanza di due mesi ci fu il processo che lo vide condannato all’impiccagione. Cercò di evadere il 28 febbraio e Francesco IV ricevette molte richieste per far sì che venisse cambiata la condanna, ma il duca non cedette e il 26 maggio avvenne l’esecuzione.