Il 12 maggio 1328 Niccolò V, all’anagrafe Pietro Rainalducci, venne eletto antipapa (elezione non canonica, l’autorità veniva considerata usurpatrice dei poteri del legittimo papa, nel suo caso Giovanni XXII, ndr), carica che mantenne fino al 25 luglio 1330. A farlo eleggere fu Ludovico IV il Bavaro, imperatore scomunicato e la sua consacrazione avvenne a Roma, nella Basilica di San Pietro, per mano dell’allora vescovo di Venezia.
L’antipapa Niccolò V prima visse a Roma, poi si trasferì a Viterbo per qualche mese e, infine, andò a Pisa e partecipò all’assedio di Grosseto. In seguito venne scomunicato da papa e quest’ultimo accolse la richiesta di perdono dopo la confessione dei suoi peccati.
