Il vertice in Prefettura che si è tenuto ieri pomeriggio non ha portato cambiamenti e proprio per questo i lavoratori di Roma Tpl protesteranno ufficialmente venerdì 6 maggio. Da mesi, infatti, ci sono 1800 dipendenti del Consorzio che non ricevono stipendi e in merito a questa situazione è intervenuto anche Francesco Sorrentino, segretario generale della Fit Cisl Lazio:
“Nella serata di ieri si è consumata l’ennesima giornata di passione presso la Prefettura di Roma alla presenza del vice-prefetto di Roma, di tutte le aziende della Roma TPL s.c.a.r.l., delle OO.SS. e di Roma Capitale. Con estremo rammarico, nonostante Roma Capitale abbia erogato nei termini dovuti i compensi derivanti dal contratto di servizio alla Roma TPL s.c.a.r.l., ad oggi i dipendenti hanno percepito solo un piccolo acconto sulle retribuzioni relative agli ultimi due mesi, e da più di due anni hanno scoperta la loro posizione Priamo (Fondo Previdenza Complementare). Disagi gravi che vanno a sommarsi anche ad altre inadempienze relative al lavoratori verso alcune finanziarie”.
LA RICHIESTA DI INTERVENTO – “Chiediamo con forza a Roma Capitale di mettere un punto ad una situazione catastrofica che si ripercuote sempre e solo sui lavoratori e le loro retribuzioni, mettendo così in forti difficoltà 1800 famiglie. Eppure Roma Tpl s.c.a.r.l. è la più grande azienda privata del TPL Nazionale, e ci meraviglia che una candidata sindaco, visto l’esempio di Roma Tpl, affermi pubblicamente che se le Municipalizzate Romane fossero private funzionerebbero meglio. Invece – conclude il sindacalista – bisogna dire che ATAC Spa, AMA Spa e l’Agenzia Roma Servizi per la Mobilità, sono le uniche che, dopo un forte percorso di risanamento (come in ATAC Spa) o di consolidamento di utile di bilancio, sono stabili: noi siamo e sempre saremo per le Aziende Pubbliche con carattere industriale al servizio dei cittadini e dei romani“.