La Lazio deve archiviare al più presto la stagione fallimentare appena conclusa e ripartire al meglio per raggiungere risultati che le permettano di tornare in Europa. Igli Tare, che già è concentrato sul calciomercato è intervenuto ai microfoni della radio della società:
“Molti si chiedono come fa la Lazio ad essere ottava in classifica con la sua rosa – ha detto il direttore sportivo, come riportato dal sito ufficiale biancoceleste -. Molti giocatori non ci avrebbero scommesso. Anche noi, come società, abbiamo perso la scommessa. Nessuno si nasconde dietro alle responsabilità. Abbiamo parlato individualmente con tutti, anche a livello di gruppo e abbiamo analizzato tanti problemi che vanno evitati da subito. La cosa è importante è che chi resterà qui, o chi verrà, dovrà sputare il sangue per questa maglia. Questa è la prima regola per la prossima stagione. Partiamo dal preliminare di Champions: mancavano dei ruoli specifici che servivano per giocare quella partita. Inutile guardare al passato, guardiamo avanti. Ci sono tante cose che vanno discusse, come i momenti particolari che hanno inciso a livello personale sia per i singoli che per il gruppo. Dentro questi momenti, ci sono tante cose, come gli errori fatti da parte nostra che devono essere evitati per la prossima stagione“.
SULLA FORMAZIONE – “Ci saranno degli interventi sostanziosi e importanti. Dobbiamo intervenire in difesa, così come in attacco. Su questo stiamo lavorando in modo concreto per portare a Roma dei giocatori che possano essere un valore aggiunto a questa squadra, giocatori di spessore che possano garantirci qualità importanti. Con il rientro di de Vrij, serve un punto di riferimento importante. Torna dopo una lunga stagione assente dal campo, da quello che sappiamo e abbiamo visto, sta bene fisicamente e si è anche allenato con i ragazzi. Ha fatto cose non previste in questo momento, ma non è stato un infortunio facile, quindi come tale va valutato. Sarà importante la risposta che darà nei primi giorni di ritiro“.
SU KLOSE – “Definiamo per chiarezza quanto successo nel post partita di Lazio-Fiorentina sulle dichiarazioni di Klose in zona mista. Ho letto anche io l’intervista, ma ho scelto di non rispondere subito. Volevo dare importanza a quello che è stato il vero senso della serata cioè l’addio di un grande giocatore, grande persona che in cinque anni ha indossato con onore la maglia della Lazio. Speravo che, dopo una calma riflessione, facesse una puntualizzazione sulla vicenda. Ho sentito tante cose dette sul conto della società e, in questo momento, non merita le critiche gratuite. Nessuno sa la verità. Quando Miroslav Klose è arrivato qui, la società è stata criticata perché aveva preso un giocatore vecchio, al tramonto. Noi eravamo convinti che sarebbe stato un valore aggiunto a questa squadra e società. Poi c’è stato un cammino di pari passo tra lui e la Lazio e la Lazio e lui. Con la Lazio è arrivato al Mondiale, e questo ci inorgoglisce tutti quanti. Nello stesso momento Klose ha dato tanto anche alla Lazio, con la sua immagine e il suo modo di essere. Per questo non ho risposto subito, volevo evitare un’ulteriore polemica. Noi abbiamo parlato, prima della gara contro lo Sparta Praga. Gli ho proposto un contratto di due anni con la possibilità di diventare un punto di riferimento per la squadra, e qualcosa di importante dopo il campo. Ha detto subito ‘no, grazie’ e che era arrivato il momento di chiudere questo percorso fantastico perché aveva ricevuto una nuova proposta per un’avventura molto intrigante per lui. E ci avrebbe comunicato la sua scelta quando tutto sarebbe andato a buon fine. Non avrebbe preso in considerazione ulteriori proposte, in campo o fuori, perché voleva tornare in Germania. Durante il ritiro di Norcia abbiamo ripreso l’argomento. Mi ha confessato che aveva questo pensiero già alla fine della scorsa stagione, per tanti motivi ha deciso di rimanere qui e concludere il contratto prima del rientro in Germania. Quindi, quanto detto alla fine della partita mi ha lasciato sorpreso.È stata una serata bella ed emozionante dove ogni tifoso gli ha dimostrato affetto. Noi come società abbiamo cercato di onorare il suo addio con una serata importante“.
SULL’ALLENATORE – “Con Simone siamo stati molto chiari su questo suo primo percorso in prima squadra. Gli avremo dato una possibilità importante ,in un momento difficile, per dimostrare le sue qualità. La sua capacità di gestire una squadra così, e un ambiente difficile, ha sorpreso tante persone. Per altri aspetti non era assolutamente una novità perché la nostra fiducia è stata data a una persona che rispecchia la lazialità e lavora per questa maglia da molto tempo. Siamo stati chiari anche per la fine della stagione, avremmo tirato insieme le somme. Simone Inzaghi ha dimostrato che è in grado ed è capace di stare in un ambiente del genere. L’incontro con Sampaoli è stato interpretato in maniera sbagliata, era in viaggio in Europa e abbiamo organizzato un incontro solo per conoscerci e vedere se la sua filosofa di gioco era compatibile con le esigenze della Lazio. Anche Inzaghi è stato avvisato di questo incontro, comunque per la fine della prossima settimana sarà chiara la scelta dell’allenatore della Lazio”.