I tavolini “selvaggi” romani sono finiti sotto inchiesta: l’accusa contestata a nove ristoratori del Centro Storico è quella di occupazione abusiva di suolo pubblico. Come riferito da La Repubblica, nei giorni scorsi sono stati messi i sigilli al ristorante “Bellacarne” che si trova nella zona del ghetto a causa di nove metri quadrati occupati in modo abusivo.
La Polizia Locale di Roma Capitale ha sequestrato anche otto tavoli e 14 sedie. Gli altri ristoranti sono “Le Bistrot Lounge Bar” (via delle Carrozze-piazza di Spagna), “Acquasalata Fish and Lounge (via della Croce, non lontano da via del Corso), “Antica Birreria Viennese” (locale che si trova sempre a via della Croce), il ristorante “La Torre” (via di Tor Millina, vicino a piazza Navona), “L’arco di San Calisto” (a Trastevere), “Lo Sheva Cafè” e “La taverna del ghetto” (entrambi al ghetto). Gli indagati avranno la possibilità di spiegare le loro ragioni al magistrato: il rischio è quello di una multa fino a mille euro e due anni di carcere.