Era il 4 giugno 1996 quando, dalla base Korurou, nella Guyana francese, avvenne il lancio inaugurale dell’Ariane 5, un vettore costruito per volere dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA). Ci vollero 10 anni per il suo sviluppo, per una spesa di circa 10 miliardi di dollari, e l’obiettivo era quello di mettere in orbita quattro satelliti scientifici, ma quel 4 giugno, a 37 secondi dal decollo, fu ordinata l’autodistruzione a causa di una perdita della guida e delle informazioni riguardanti l’altitudine. A generare questa serie di problemi furono degli errori di descrizione e di impostazione del programma del sistema di referenza inerziale e per questo, quando si verificò la deviazione dalla traiettoria stabilita i tecnici furono costretti a farlo esplodere. Il pericolo, infatti, era che l’Ariane 5 tornasse sulla Terra senza alcun controllo.