Roberto Giachetti ieri ha accusato la sua avversaria del M5S di andare avanti solo per slogan dato che “i pasdaran dello sciopero selvaggio, ricordate quelli che paralizzarono Roma, dichiarano di sostenere la candidata Raggi. Nessuno stupore, il cambiamento sbandierato dai grillini, è solo uno slogan elettorale. Io sto dalla parte dei cittadini che prendono quei mezzi pubblici ogni giorno, dalla parte dei tanti lavoratori onesti e perbene di Atac, e dalla parte del nuovo direttore generale Rettighieri, che sta portando legalità e pulizia in un’azienda fondamentale per Roma“.
Nello specifico, il candidato del PD sostiene che tra lui e la Raggi ci sia una sostanziale differenza, la seguente:
“La differenza tra me e lei – questa vera, invece – è che io sostengo la coraggiosa opera di pulizia e risanamento che il nuovo direttore generale Rettighieri sta portando avanti. Ho detto che lo avrei accompagnato a portare i faldoni in procura mentre lei su questo non apre bocca. Io sto con i lavoratori per bene, con gli autisti e i macchinisti che portano avanti il servizio nonostante tutto, lei incassa felice il sostegno della Quintavalle, leader degli scioperi selvaggi che paralizzano la città e rovinano la vita dei romani”.
Parole che hanno portato la stessa Quintavalle, leader del sindacato Cambia-Menti m410, a chiarire che prima e durante la giunta Marino l’Organizzazione non si è resa protagonista di nessuno sciopero selvaggio dato che la prima protesta è avvenuta con il rifiuto degli straordinari, quando il sindacato ancora non era costituito. I soli scioperi effettuati, infatti, sono avvenute secondo quanto stabilita dalle legge e per questo è stato chiesto a Giachetti di non strumentalizzare i lavoratori in campagna elettorale. La Quintavalle a Radio Cusano Campus ha specificato che le accuse di Giachetti e dell’On Miccoli, che ha accusato Cambia-Menti m410 di agire per favorire e compiacere il M5S:
“Mi dispiace che un onorevole del PD e un candidato sindaco arrivino a strumentalizzare i lavoratori per ottenere voti. Se fosse stato uno sciopero selvaggio sarebbe intervenuta l’autorità di garanzia e saremmo stati sanzionati. Vogliono infangare il M5S che con Cambia-Menti non c’entra niente. Noi parliamo con tutti, abbiamo chiesto di parlare con tutti, negli anni scorsi Marino non ci ha mai ricevuto, sicuramente con il M5S c’è una dialettica in corso. Io sono schierata col M5S, ma non c’entro niente col M5S. Ci sono degli iscritti al mio sindacato che non voteranno la Raggi, che sono del Pd o di Fratelli d’Italia. Noi abbiamo scioperato perché veniamo aggrediti di frequente, sicurezza zero, mezzi fatiscenti, condizioni di lavoro impressionanti”.