In queste ore si sta parlando parecchio del bonus da 80 euro, una delle iniziative più discusse del Governo Renzi. Visto che è tempo di dichiarazione dei redditi, si è scoperto che alcune persone dovranno restituirlo dopo averlo ricevuto tempo fa.
Che cosa è successo e soprattutto di chi è la colpa del “pasticcio”? Il bonus non è altro che uno sconto Irpef attribuito dal datore di lavoro in busta paga in base a quanto guadagna il dipendente.
Circa 1,4 milioni di persone lo hanno restituito a causa di errori di calcolo, comunicazioni sbagliate oppure entrate impreviste: quasi 800 mila contribuenti lo hanno restituito completamente, il resto solo in parte.
La maggior parte dei casi riguarda errori degli stessi datori di lavoro. Gli 80 euro vengono concessi a chi ha un reddito annuo di 8 mila euro (limitie minimo), fino a una soglia massima di 26 mila. Questi datori “distratti” lo hanno concesso a chi ha guadagnato somme superiori rispetto a questi limiti e addirittura a chi ha guadagnato meno, cioè meno di 8 mila euro.
A rimetterci sono soprattutto tre categorie: chi percepisce oltre 26 mila euro, chi ne percepisce meno di 8 mila e chi non ha corretto l’errore dell’Agenzia delle Entrate al momento della compilazione del 730.