El Shaarawy a gennaio ha scelto la Roma per tornare protagonista e guadagnarsi la convocazione in Nazionale e grazie alle ottime prestazioni (sia personali sia della squadra) è riuscito a convincere Antonio Conte, che l’ha portato agli Europei. Alla rivista Undici ha parlato del suo esordio e di quel gol che gli ha permesso di trovare subito serenità:
“Qualcosa di incredibile, una botta bellissima: il primo gol alla prima partita, all’Olimpico. Il gol del vantaggio e poi una partita vinta, la prima di Spalletti, quella che ha aperto la serie di risultati. Se serviva qualcosa per sbloccarmi psicologicamente nel modo migliore, era proprio quella lì. C’era scetticismo e solo io potevo far cambiare idea. Non avrei fatto un titolo così perché so quali sono le mie capacità e le mie qualità, perché sapevo che a Roma non potevo sbagliare. Ma queste convinzioni erano le mie, non pretendo lo fossero di altri”.
SU SPALLETTI – “Mi ha fatto cambiare modo di giocare: a me piaceva partire largo e lui mi vuole più “dentro”. È per questo, forse, che ho fatto tanti gol appena sono arrivato a Roma. Anche i tap in nascono dalla posizione che sto tenendo. Poi puntavo molto sulla velocità e la progressione, mentre lui mi ha chiesto di andare oltre le fiammate e essere più continuo e partecipe. Aggiungo doti a quelle che sentivo di avere. E evidentemente non erano tutto”