Scoppia la polemica a Roma tra la maison Fendi e gli organizzatori del Roma Pride, che oggi si sono visti recapitare un’email a causa dell’indebito “sfruttamento dell’immagine dell’immobile denominato Palazzo della Civiltà Italiana”, il cosiddetto Colosseo Quadrato che si trova in zona Eur. La cosa di moda è stata chiara nelle sue richieste: niente uso dell’immagine del Palazzo, rimozione di quelle già esistenti dal web e impegno a non utilizzarle in futuro dato che “l’immagine di Fendi e dl Palazzo si sono legate in maniera indissolubile” e, inoltre, la società risulta licenziataria.
Immediata la risposta, che è avvenuta attraverso le parole di Mario Mieli:
“Il Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli, capofila del Coordinamento Roma Pride, organizzatore della parata, nonché di tutti gli eventi e le iniziative ad essa collegate, è convinto ci sia un equivoco di fondo. Non è possibile immaginare, infatti, che una società che sta sul mercato e che ha tra i suoi clienti anche le persone Lgbt si senta in alcun modo danneggiata dall’indiretto collegamento con una manifestazione per i diritti umanitari organizzata da una storica associazione che fonda il suo lavoro al servizio dei diritti civili sul volontariato dei propri soci ed attivisti che in passato ha collaborato proprio con fendi in occasione della Giornata mondiale di lotta all’Aids.
Il valore del Roma Pride è internazionalmente riconosciuto, infatti, oltre al sostegno economico della Regione Lazio e al patrocinio di Roma Capitale ad oggi sono pervenuti i patrocini al Roma Pride 2016 della Ambasciate di: Canada, Quebec, Stati Uniti d’America, Regno Unito, Australia, Germania che, unitamente all’Ambasciata di Francia, parteciperanno con una propria delegazione alla Parata di sabato 11 p.v..
A questo punto ci chiediamo se per “uso improprio” la Maison Fendi non voglio alludere alla presenza di persone appartenenti alla comunità LGBTQI fotografate con il palazzo sullo sfondo.
Non intendiamo ritirare la campagna del Roma Pride, ma continueremo ad invitare tutti con forza alla grande parata di sabato 11 giugno, anche perché il Colosseo Quadrato per i romani non sarà mai privato ma un simbolo della città”.