Una volta saputo di aver passato il primo turno e di essere arrivato al ballottaggio contro Virginia Raggi, Roberto Giachetti non ha risparmiato un colpo alla sua avversaria e ha più volte ribadito che quello di domenica 19 giugno sarà un mini referendum sulle Olimpiadi e sulle tante contrapposizioni tra le due parti in corsa al Campidoglio. Da una parte i suoi sì, dall’altra i no. I due sono stati ospiti di Floris nella trasmissione DiMartedì in onda su La7 e lui ha chiarito che il ballottaggio non gli basta per dirsi soddisfatto:
“Sarò soddisfatto solo se vincerò le elezioni. Lei ha firmato un contratto con una penale di 150mila euro e a comandare Roma sarà uno staff anonimo. Al ballottaggio ci stanno Giachetti e Raggi con le proprie storie, le proprie idee. Ci sono i miei sì a Olimpiadi, metro C, rinegoziazione del debito e i suoi no”.
SUL DEBITO – “Bisogna rinegoziare e aprire immediatamente un tavolo con il governo e le banche per risparmiare sugli interessi. Adesso il debito è pagato dai cittadini romani e dagli italiani, ma rinegoziando si può arrivare a risparmiare 300-400 milioni di euro che vanno al sociale e con cui si può provare a tagliare l’Irpef”.
SU OLIMPIADI – “Vorrei spiegare alla Raggi e ai cittadini che i soldi per le Olimpiadi serviranno per fare cose in più e non andranno in contraddizione con decoro e manutenzione ordinaria. Le Olimpiadi portano 170mila posti di lavoro e quei soldi serviranno per la metropolitana da Anagnina a Tor Vergata, per gli alloggi dei familiari dei pazienti in ospedale e per gli studenti
SU PRIVATIZZAZIONE ATAC – “Il titolo dell’intervista riportava parole che nell’intervista non c’erano. Io ho detto che attualmente non può essere privatizzata perché attualmente sono un demente potrebbe venderla. Atac va risanata”.