Era il 20 giugno 451 quando le truppe del generale romano Ezio e quelle degli alleati Visigoti di Teodorico si scontrarono con gli Unni di Attila nella battaglia dei Campi Catalaunici nell’odierna Châlons-en-Champagne. Le due parti si affrontarono principalmente nella pianura francese e già nella notte ci fu un primo faccia a faccia tra gli alleati dei romani e una delle bande di Attila e fu particolarmente sanguinosa dato che si contarono circa 30mila morti (15mila ciascuno).
Le due fazioni si scontrarono anche su un colle occupato in anticipo dai soldati di Ezio e che fu oggetto di contesa per via dei vantaggi strategici in grado di offrire durante la battaglia, ma Attila non ebbe altra alternativa alla resa visto che i suoi attacchi furono tutti respinti. A quel punto riorganizzò i suoi uomini e nel frattempo Teodorico morì per mano dell’ostrogoto Andag. L’evento portò i Visigoti a sferrare l’attacco che costrinse Attila a cercare rifugio per mettersi in salvo. Il tramonto fece sì che Unni e Romani proseguissero lo scontro il giorno dopo e subito i primi si trovarono sotto assedio e Torismundo, figlio di Teodorico, andò alla ricerca del corpo del padre e, accecato dalla rabbia, si preparò ad assaltare il campo in cui si trovavano gli Unni, ma Ezio lo dissuase e lo spronò a rientrare a Tolosa per salire al comando prima che potessero farlo altri suoi fratelli. Quella ritirata fu vista da Attila come una trappola e per questo decise di non avanzare, ma di tornare indietro, lasciando il campo di battaglia da sconfitto.