Anthony Quinn, nome d’arte di Antonio Rodolfo Quinn Oaxaca, è stato un attore che nel corso della sua carriera è riuscito a ottenere successo tanto ad Hollywood quanto a Cinecittà, ricordato per le interpretazioni in “Lawrence d’Arabia”, “Zorba il greco” e in “La strada” di Fellini.Nato a Chihuahua, Messico, il 21 aprile 1915, perse il padre a causa di un incidente stradale quando aveva solo nove anni e crebbe vicino Los Angeles. Non dedicò tempo allo studio e, infatti, ben presto abbandonò la scuola e iniziò a praticare la boxe e a dipingere e solo in seguito si avvicinò al mondo della recitazione. Debuttò al cinema nel 1936 e ottenne diversi ruoli secondari e dopo undici anni di attività poté vantare la partecipazione a più di cinquanta pellicole, in cui interpretò soprattutto ruoli etnici. Tornò a teatro e ottenne successo vestendo i panni di Stanley Kowalski in “Un tram che si chiama desiderio”, personaggio interpretato al cinema da Marlon Brando e proprio con lui recitò in “Viva Zapata!”, film che gli valse il premio Oscar come Miglior attore non protagonista. Fu quel ruolo a farlo rivalutare ad Hollywood e far sì che gli venissero assegnati personaggi di maggiore spessore.
Nel 1953 si trasferì in Italia e iniziò la sua nuova avventura a Cinecittà, recitando in diversi film prodotti al suo interno, tra cui “Ulisse”, in cui interpretò Antinoo. Rientrò negli Stati Uniti e grazie al ruolo di Gauguin in “Brama di vivere” riuscì a vincere il secondo premio Oscar come Miglior attore non protagonista. Gli anni Sessanta, invece, lo videro recitare in film come “I cannoni di Navarone”, “Barabba”, “Lawrence d’Arabia”, “Zorba il greco” (il suo ruolo più noto e che gli valse la nomination all’Oscar come Miglior attore protagonista).
A partire dagli anni Settanta iniziò una fase di declino e non furono tante le occasioni per mostrare il suo talento ma, nonostante la sua carriera avesse subito una battuta d’arresto, Anthony Quinn continuò a recitare (anche in tv) fino a quando il 3 giugno 2001 morì a causa di una crisi respiratoria provocata dal cancro. Aveva 86 anni e in seguito al funerale fu sepolto a Bristol, dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
VITA PRIVATA – La sua vita sentimentale fu tutt’altro che tranquilla e, infatti, nel corso degli anni si sposò tre volte: prima con Kaherine DeMille, poi con Jolanda Addolori (che tradì con Friedel Dunabard) e poi con la segretaria Khaty Benvin. Con tutte ebbe dei figli.