Era il 2 giugno 1946 quando, attraverso un referendum a suffragio universale (tenutosi il 2 e 3 giugno), i cittadini italiani decisero la forma di Stato che preferivano dopo la dittatura fascista e fecero sì che l’Italia diventasse una Repubblica. La scelta ricadde tra monarchia e repubblica e, con 12.717.923 voti a favore contro 10.719.284 a favore della monarchia, vinse la repubblica. Il primo effetto del referendum portò all’esilio di tutta la famiglia Savoia (gli eredi Savoia sono riusciti a rientrare in Italia a partire dal 2002).
La festa in passato è stata celebrata la prima domenica di giugno (prima della fondazione della Repubblica italiana, la festa nazionale era la prima domenica di giugno in quanto festa dello Statuto Albertino), ma dal 2000, con il Governo Amato e Ciampi come Presidente della Repubblica, è stata riportata al 2 giugno. In tutto il mondo le ambasciate italiane tengono un festeggiamento cui sono invitati i Capi di Stato del Paese ospitante. Da tutto il mondo arrivano al Presidente della Repubblica Italiana gli auguri degli altri capi di Stato e speciali cerimonie ufficiali si tengono in Italia. Il cerimoniale vigente prevede la deposizione di una corona d’alloro al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria e una parata militare alla presenza delle più alte cariche dello Stato. Di particolare effetto l’esibizione delle Frecce Tricolori.