Nel precedente articolo ho parlato diffusamente di alcuni macrodati, accennando a Roma tutta e senza fare distinzione di zone e quartieri. In questo secondo appuntamento, invece, lo farò e a ragione, perché la Roma statistica è fatta innanzitutto di piccoli/grandi aree, ognuna con le sue caratteristiche peculiari; aspetto più volte sottolineato nel nostro viaggio attraverso i Rioni romani a ragion veduta. Ma se è vero che Roma può sembrare una città che fa fatica a stare al passo con i tempi, vale anche la pena sottolineare che esistono e persistono numeri e valori per l’appunto da cui ripartire. Vediamo quali sono.
Estensione territoriale – Roma si estende su una superficie di 1285,3 km². Tanto per fare un piccolo confronto con alcune delle altre capitali europee, si pensi che Parigi ha un’estensione di soli 105,40 km²; la “piccola corona”, composta dalla città e dai 3 dipartimenti confinanti di Senna-Saint-Denis (236 km²), Valle della Marna (245 km²) e Hauts-de-Seine (176 km²), fa si che questa occupi una superficie di 762,40 km², quindi un’area grande poco più della metà di quella capitolina. (Fonte wikipedia).
- Roma, 1285,3 km²;
- Parigi, 762 km²;
- Londra, 1572,15 Km²;
- Madrid, 605,77 Km²;
- Atene, 39 Km²;
- Berlino, 891,85 Km²;
- Vienna, 414,90 Km²
Fonte wikipedia
Senza addentrarci troppo nei dettagli, salta subito all’occhio come Roma sia seconda solo a Londra – capitale europea sì ma fuori dall’UE – mentre è prima per estensioni all’interno dell’Unione. Più della metà di questo territorio, riporta l’Annuario statistico 2015 – pagina 379 sui dati statistici – è composto da aree verdi suddivise in 9 riserve naturali, 2 parchi regionali, 3 monumenti naturali e 1 area marina protetta. Dal computo sono escluse però le aree agricole, che formano una ulteriore superficie per complessivi 782 km², cioè il 61% dell’intero territorio cittadino.
Municipi e aree verdi – Tra i XV municipi romani, i tre più estesi sono nell’ordine il XVesimo (186,70 Km²), il IX (183,17 Km²) e il X (150,64 Km²). Al netto però della loro grandezza, non sono comunque i più popolosi, concentrandosi i cittadini per lo più nell’area del VII, il quale vanta 306.837 abitanti. Analizzando nel dettaglio le aree verdi a cui abbiamo accennato, invece, salta all’occhio il dato sul verde attrezzato di quartiere del IX Municipio (2.061.916 m²), privo però di altre tipologie di verde; a primeggiare in quello di natura archeologico è infatti il II Municipio (2.626.373 m²), mentre per dotazione di grandi parchi urbani il X (11 milioni di Km²). Il tutto su un totale di 40,2 Km² di verde pubblico e, appunto, parchi urbani. Fra i più piccoli, annoveriamo il II, il I e il VII in ordine crescente. Il VII in particolare, pur essendo fra i più piccoli, risulta di gran lunga il più popoloso. Solo tre le aree dedicate al verde speciale – verde speciale, cioè giardini che conservano collezioni botaniche di particolare pregio ( es. Roseto Comunale, Orto Botanico, etc.). Queste sono situate all’interno del I municipio (100.700 m²), il II (155.480 m²) e il XII (3.160 m²).
Municipi, arredo stradale e aree di sosta – L’arredo stradale è la dotazione infrastrutturale di un’intera area o quartiere. Nella misura della sua concentrazione in relazione ai XV municipi romani, quello maggiormente dotato – stiamo parlando in termini di arredo stradale + aree di sosta – è il IX (792.936 + 307.948 m²), il IV (353.625 + 306.914 m²) e il VI – al netto dell’aree di sosta – (331.272 + 89.114 m²). A discapito della manutenzione, Roma è una città che viaggia soprattutto su gomma e questo la dice lunga sulle possibilità di alimentare un trasporto intermodale che faccia preferire soluzioni alternative alle quattro ruote. Di contro, le zone meno dotate in base allo stesso parametro sono quelle del XIV (56.119 + 47.798), del XIII (73.739 + 10.747 m²) e dell’XI (57.396 + 42.059 m²).
Rioni ed estensioni territoriali – Dal punto di vista della loro estensione territoriale, un discorso a parte meritano i rioni romani. La loro superficie complessiva è di solo 15,51 km², un dato che la dice lunga su come in realtà la città per respirare abbia dovuto a un certo punto spingersi lontano dal centro storico e dunque dal Tevere. Senza contare che analizzando i soli rioni, nessuno di questi sfonda per superficie i 2 Km². Il più grande in assoluto rimane il caratteristico Trastevere, con 1,80 km² – poi Monti ed Esqulino – mentre il più piccolo il forse poco conosciuto rione Sant’Angelo (0,14 Km²). al terzultimo e al penultimo posto rispettivamente Parione (0,19 km²) e Sallustiano (0,26 Km²).
In conclusione, la grandezza di Roma è oggi principalmente la periferia, dove si concentrano le principali bellezze – pensiamo alle aree verdi cui abbiamo accennato in termini di estensione – ma anche le principali difficoltà dell’amministrazione, vedi le aree dove la viabilità soffre di inefficienze infrastrutturali. Di contro, il centro storico è sicuramente quello che, in rapporto alla sua estensione, soffre la maggior concentrazione di traffico durante le ore di punta e non. Una caratteristica endemica che spesso crea non pochi disagi ed emorragie legate a una manutenzione di difficile attuazione.