La battaglia di Pieve di Ledro fu combattuta tra i volontari italiani di Giuseppe Garibaldi guidati dal colonnello Pietro Spinazzi e le truppe austriache di Philipp Graf Grunne. Fu proprio il colonnello, dopo aver consultato gli ufficiali, a decidere di sferrare l’offensiva nella valle sottostante. I volontari, infatti, si trovavano sul Monte Nota e decisero di utilizzare quel luogo come base delle azioni data l’ottima posizione che consentiva una valida difesa e una valida offensiva.
Alla fine di uno scontro violento, gli austriaci si ritirarono e cercarono rifugio tra i monti della Valle. Furono impiegati 3.600 uomini in quella battaglia, 1.600 per parte: tra le fila italiane si contarono 14 morti, tra cui il sottotenente Giulio Grossi, 42 feriti e 35 dispersi. Per gli austriaci, invece, le perdite furono 39.