Paolo Berdini, l’assessore in pectore all’Urbanistica scelto dalla sindaca Raggi, oggi ha partecipato a un incontro che si è tenuto nella sede della Cna di Roma e ha parlato proprio della situazione della città, che oggi deve fare i conti con 13,5 miliardi di debito e un’immagine rovinata a causa degli scandali degli ultimi anni:
“Questa città non tiene più – ha affermato Berdini, come riportato da askanews -. Ci sono 13 miliardi e mezzo di euro di deficit accumulato per questa scellerata politica urbanistica che negli ultimi venti anni e stata costruita con la retorica. Questa è Roma. Siamo fuori dai parametri dalla legge Monti. Nel caso che l’amministrazione centrale dello stato decidesse il fallimento di Roma, non ci sarebbe alcun problema. Poi ci sarebbe naturalmente un problema politico ma Roma, da un punto di vista strutturale, è una città fallita”.
SULL’IMMAGINE – “Negli ultimi due anni scontiamo il fatto che questa città crolla dal punto di vista dell’immaginario internazionale, è la città di Mafia Capitale. Dobbiamo ricostruire il profilo di una pubblica amministrazione che sappia essere eticamente in grado di essere punto di orientamento per delle imprese che vogliono lavorare e produrre per questo Paese. Questa è una sfida che non mi compete, anzi mi compete solo in parte. La burocrazia e stata sostituita da piccole camarille, ma questo deve finire“.
SULLO STADIO DELLA ROMA – “Da persona responsabile posso dire solo che se l’iter amministrativo e’ chiuso, l’iter e’ chiuso. Il Comune può intervenire in fasi successive, ma ha il dovere di trasmettere tutta la pratica alla Regione. Questo dice la legge. E io sono una persona che rispetterà la legge fino all’ultima virgola. Vedremo che cosa dice il parere. Se dice, per esempio, che quella e’ la localizzazione migliore dal punto di vista urbanistico e che e’ stato fatto tutto in maniera perfetta, il Comune ne prende atto e non può fare nulla perché e’ una storia che va avanti da due anni. Se il parere non dice questo, ne riparleremo”