Costantino, nato Flavio Valerio Aurelio Costantino, nacque a Naissus il 27 febbraio 274 (sulla data restano dei dubbi), fu uno degli imperatori romani più importanti e lo si ricorda soprattutto per due motivi: la pubblicazione dell’editto di Milano, nominato anche l’editto della tolleranza nei confronti dei cristiani, e per la creazione della Capitale Costantinopoli.
Nato da Costanzo Cloro ed Elena, nel 288 divenne prefetto del pretorio e in seguito si trasferì a Nicomedia, presso la corte di Diocleziano, e lì iniziò la sua carriera militare. Costantino provò più volte a ricongiungersi al padre, che nel frattempo portava avanti una guerra in Britannia, ma Galerio si rifiutò di lasciarlo andare via, salvo poi cambiare idea. Così combatté contro i Pitti, ma vide morire il padre.
A quel punto, con la caduta dell’imperatore romano (Costanzo I era Augusto d’Occidente mentre Galerio era Augusto d’Oriente) si dovette procedere con la proclamazione del suo successore, ma questa fu problematica perché non venne rispettata la tetrarchia di Diocleziano (due Augusti e due Cesari) e Costantino, il 25 luglio 306, fu riconosciuto imperatore dalle truppe al posto del legittimo erede, Flavio Severo.