Il 21 luglio 1866 i volontari guidati da Giuseppe Garibaldi si scontrarono con le forze armate del generale Franz Kuhn von Kuhnenfeld nella battaglia di Bezzecca, episodio in cui a trionfare furono gli italiani.
Gli austriaci avevano un solo obiettivo: respingere l’avanzata garibaldina iniziata a inizio mese con la conquista del territorio situato a ridosso del monte Suello e la parte orientale della Val di Ledro. A quel punto il generale non poté far altro che organizzare un attacco a sorpresa che avvenne all’alba del 21 luglio e che colse di sorpresa i volontari, costretti a retrocedere a Locca. Furono circa 600 gli uomini fatti prigionieri dopo l’assalto alla chiesa del luogo, ma i volontari, nonostante la fuga e nonostante la cattura di altri 500 uomini, organizzarono la controffensiva grazie a Garibaldi, giunto sul luogo dopo l’attacco subito. Posizionò due battaglioni sulle alture dietro la chiesa e l’artiglieria su un’altura che precedeva il paese. Questo diede modo agli altri uomini di riorganizzarsi e fece sì che gli austriaci non riuscissero a tenere il passo. Alla fine, infatti, il paese fu liberato e gli avversari tornarono sul monte Pichea. Gli austriaci fallirono e non riuscirono a riconquistare la Val di Ledro.
Alla fine furono 100 i morti italiani e a questi si aggiunsero oltre 250 feriti e più di mille prigionieri. Le perdite austriache, invece, furono 25, mentre i feriti e i prigionieri ammontarono a 82 e 100.