È Ciro Immobile l’attaccante scelto per il dopo Klose da Lotito e Tare. Un’eredità non da poco, ma il giocatore ex Siviglia è pronto a iniziare la sua nuova avventura a tinte biancocelesti per tornare grande e per diventare uno dei beniamini della tifoseria. E proprio oggi, nella sala stampa di Formello, la Lazio lo presenta ufficialmente. A prendere parola per primo è stato Igli Tare:
“Presentiamo il secondo acquisto di questa nuova stagione. Un giocatore di grandissime qualità e con un’esperienza importante anche a livello internazionale. Ha tutti i requisiti per giocare per questa società. Ci sono aspettative importanti sia da parte nostra che da parte dei tifosi perché esprime anche quello che è il vero valore del tifoso laziale, la grinta”.
Poi l’attaccante:
“Ringrazio il direttore. Sono felice delle sue parole perché mi danno più carica. Sono felice di essere qui, in una società con una grande storia e spero di poterci mettere tutta la grinta e di toglierci tante soddisfazioni insieme”.
I PRIMI CONTATTI – “Ci sono stati verso la fine durante l’Europeo perché facevo battutine con il presidente, poi ovviamente non si poteva pressare al 100%. Mi ha spinto la storia della società a sceglierla”.
EREDE DI KLOSE – “Sicuramente è una grande eredità. Spero di fare meglio rispetto al dopo Lewandosky o dopo Bacca. Giusto che la punta della Lazio abbia queste responsabilità perché è una società importante”.
SUL DERBY – “Me ne hanno parlato, poi lo conosco bene e sicuramente sarà una partita speciale”.
PASSATO E FUTURO – “Sono state due stagioni diverse quelle passate. A Dortmund c’erano anche problemi di squadra, però sono contento dell’esperienza che ho fatto perché ho anche fatto quattro gol in Champions e sicuramente mi è servito come bagaglio d’esperienza. L’anno scorso, invece, ho giocato pochissime partite e ho deciso di andare al Torino perché volevo rimettermi in gioco. Quest’anno è una stagione di rilancio e spero lo sia per me e per la Lazio”.
SULLA LAZIO – “Scelta giusta arrivare a 26 anni. Sono nel pieno della maturità e posso esprimermi al meglio. Sono felice perché ho conosciuto il gruppo e possiamo fare bene uniti”.
SUL NUMERO DI MAGLIA E I GOL – “La scelta della maglia è per tornare alle origini, a Pescara e perché mia moglie è nata il 17 luglio. I gol? Non si promettono. Posso promettere di mettere tutto in campo”.
SULLA PIAZZA – “Quando sono stato capocannoniere con il Torino girava tutto bene. Qui ho parlato con Marchetti, Cataldi, Parolo e Candreva… senza l’aiuto collettivo e i movimenti della squadra l’attaccante può fare poco. Mister Inzaghi l’ho visto in Primavera e in prima squadra, ho visto che gli piace giocare palla a terra, con il 4-3-3 e sono movimenti che conosco. Spero di esprimere le mie caratteristiche al meglio”.
SUI CENTRAVANTI DELLA LAZIO – “Mi ricordo di Signori, ho visto tanti gol di Giordano. Da qui a fare paragoni con giocatori che hanno fatto la storia della Lazio è troppo presto, ne riparliamo tra due o tre anni”.
LAZIO PUNTO DI ARRIVO – “Sì, è un punto di arrivo. La Lazio è una società che deve ambire in alto. Questa è una società con tanta storia”.