A fare gli onori di casa il Sindaco Francesco Pelliccia e l’Assessore alla Sanita Luigi Gaetani. Presente il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il Direttore Generale dell’Asl RMG Vitaliano De Salazar e il Consigliere Regionale Simone Lupi.
“Questo Ospedale era stato sancito chiuso dal decreto 80 e nonostante le indicazioni dei tecnici del Governo che ci chiedevano perché non fosse completata la dismissione, abbiamo voluto salvaguardarlo con uno sforzo importante; abbiamo promesso che non avrebbe mai chiuso e ci siamo battuti per far un nuovo decreto. Ora abbiamo iniziato ad investire. Gran parte degli investimenti derivano dal recupero dell’evasione fiscale, ma cosa più importante, l’Ospedale di Subiaco è ora dentro la programmazione sanitaria regionale, ed è parte fondante della ricostruzione della Sanità del Lazio. Una bella vittoria dovuta anche alla lotta dei cittadini, dei comitati e dell’Amministrazione Comunale che ha difeso il territorio con una determinazione notevole”.
“Abbiamo mantenuto la parola data“ prosegue il Direttore Generale De Salazar. “A maggio c’è stata la riapertura del reparto di medicina generale, oggi l’inaugurazione di un nuovo reparto di lungodegenza. E continueranno gli investimenti. Abbiamo compreso e condiviso l’importanza dell’ Ospedale per questo territorio, grazie anche alla tenacia di questa Amministrazione e del Sindaco Pelliccia”.
“La nuova riorganizzazione dell’ospedale di Subiaco – ha commentato il Sindaco Francesco Pelliccia – rappresenta per noi un punto di partenza su cui ricostruire la sanità territoriale. Quando finirà il commissariamento della sanità regionale le concertazioni torneranno tra Regione e territorio e potremmo essere più incisivi. Siamo arrivati oggi alla seconda inaugurazione in pochi mesi. Ora attendiamo gli incrementi di personale giá determinati e ancora i nuovi interventi su chirurgia e pronto soccorso che completeranno il riammodernamento della struttura. Sono molto contento. Un ospedale considerato chiuso oggi rivede prospettive. Ringrazio tutto il personale medico e paramedico della struttura che si è speso in questi anni, con poche prospettive, per mantenere vivi i servizi con encomiabile impegno. Questi sono risultati importanti dell’intera comunità.”