Sono passati esattamente 100 anni dalla presa di Gorizia, una vittoria che segnò un momento importante della sesta battaglia dell’Isonzo (una battaglia programmata per mesi dall Comando Supremo italiano e che cominciò quello stesso agosto) per l’esercito italiano e che viene ricordato anche per le elevate perdite.
Da una parte i soldati del Regno d’Italia, dall’altra quelli dell’impero austro-ungarico. La conquista della città avvenne dopo tre giorni di scontri:
“6 agosto. Le 76 batterie italiane leggere e le 48 pesanti davanti alla fronte del Carso, distrussero nel volgere di poche ore tutto il lavoro penoso di mesi, ad un punto tale che in certi tratti a mala pena erano rimaste tracce di sistemazione difensiva. A mezzogiorno le batterie rivolsero il tiro verso le cime del San Michele ed un fuoco di una violenza mai raggiunta sconvolse la zona preventivata per l’irruzione“. (Relazione Ufficiale Austriaca)
Il 7 agosto l’esercito italiano conquistò la Quota 188, il Dosso del Bosniaco e le trincee della Calle Piumizza, poi il 9 agosto riuscì a issare la bandiera tricolore a Gorizia.