Per battere la Juve serve la partita perfetta e lo sa bene Simone Inzaghi che, intervenuto in conferenza, ha detto di aspettarsi una partita intensa da parte dei suoi giocatori, chiamati a fermare i primi della classe. La Lazio cambia modulo in occasione della sfida contro la Juve e si affida al 3-4-3 con l’esordio dal primo minuto di Bastos e Radu, mentre in avanti si rivedono Lulic, tornato da un infortunio, e Felipe Anderson, rientrato in settimana dalle Olimpiadi. Non è la partita perfetta e, infatti, i biancocelesti non riescono a battere anche le statistiche, quelle che la vedono a digiuno di vittorie contro la squadra di Allegri da ben 13 anni. Non è una brutta partita quella disputata dalla Lazio, nel primo tempo regna l’equilibrio, ma nel secondo tempo, dopo diversi minuti di iniziativa della Juve, subisce il gol e non riesce a riagguantare il risultato. La sorpresa della gara è Bastos, il difensore arrivato in estate e che mostra subito di essere in grado di essere schierato titolare in Serie A. Male, invece, Radu, colpevole anche in occasione del gol subito, e Biglia, che alterna buone giocate a errori grossolani, come la mancata deviazione del lancio di Dybala che ha permesso a Khedira di segnare. Troppo solo Immobile sempre pronto a correre, ma senza l’appoggio dei compagni di reparto
I padroni di casa partono aggressivi e cercano di mettere in difficoltà il centrocampo bianconero e spingono, senza però riuscire a servire Ciro Immobile. La prima occasione in attacco è degli ospiti, che arrivano al tiro con un colpo di testa di Dybala. Nella parte centrale della gara la Lazio arretra leggermente e non riesce a sfondare, mentre la Juve sembra voler aspettare e non alza i ritmi, complice anche il caldo afoso di Roma. Al 23′ i biancocelesti hanno una grande opportunità in contropiede quando Felipe Anderson crossa dalla destra e sul pallone si avventa Immobile, fermato da Benatia che salva tutto e impedisce all’attaccante di ribattere verso la porta sguarnita. Dieci minuti dopo è Asamoah a chiamare in causa Marchetti con un tiro in scivolata che prende uno strano effetto ma che non sorprende il portiere. La prima frazione di gioco si chiude dopo 3′ di recupero. Vige l’equilibrio tra le due squadre: la Lazio regge e non affronta intimorita gli avversari, parte aggressiva, mantiene l’intensità e prova a farsi rivedere in attacco nel finale. Dal punto di vista dello spettacolo sono poche le emozioni, le due difese, infatti, non si sono mai fatte sorprendere.
A battere il calcio di inizio nel secondo è la squadra di Allegri, che sembra volersi proiettare subito in attacco, ma la Lazio non si schiaccia e cerca di creare qualche pericolo sull’asse Lukalu-Felipe Anderson, ma senza riuscirci. Gli ospiti, però, alzano il baricentro e diventano più incisivi in attacco tanto che al 56′ c’è una doppia occasione che non risparmia brividi ai tifosi presenti allo stadio: prima Mandzukic, che tira da posizione defilata e si vede ribattere il pallone da Marchetti (che forse poteva fare meglio), poi è Dybala a tirare un rasoterra che finisce fuori di poco. Ma le due squadre si allungano, la squadra di Inzaghi sembra più affaticata e gli ospiti non possono che trarne benefici dato ci sono maggiori spazi per le ripartente. Al 62′ è ancora la Juve ad attaccare e a crearsi un’occasione con Diybala che serve Khedira e quest’ultimo incrocia e mette il pallone per Mandzukic, che non arriva sul pallone. Al 65′ un pallonetto al bacio di Dybala per Khedira porta i campioni d’Italia a sbloccare il risultato grazie alla conclusione del tedesco che incrocia da vero attaccante e batte Marchetti con un rasoterra. Inzaghi ridisegna la squadra, ma i giocatori reagiscono dopo diversi minuti e il primo tiro arriva con Patric, che si vede deviare il pallone in calcio d’angolo. La squadra, che comunque ha giocato una buona partita, non ha più benzina e alla fine non può che arrendersi. Vince la Juve grazie al gol decisivo di Khedira.
Formazioni ufficiali
Serie A TIM 2016/2017
2^ giornata, Lazio-Juventus
ore 18:00 Stadio Olimpico di Roma
LAZIO (3-4-3) – Marchetti; Bastos, de Vrij, Radu; Basta (70′ Djordjevic), Parolo, Biglia, Lukaku (62′ Patric); Felipe Anderson, Immobile, Lulic (58′ Milinkovic). All.: Simone Inzaghi A disp.: Strakosha, Vargic, Patric, Hoedt, Wallace, Murgia, Cataldi, Leitner, Milinkovic, Lombardi, Kishna, Djordjevic.
JUVENTUS (3-5-2) – Buffon; Barzagli, Benatia, Chiellini; Dani Alves (73′ Lichtsteiner), Khedira, Lemina, Asamoah, Alex Sandro; Dybala (87′ Pjaca), Mandzukic (65′ Higuain). All.: Massimiliano Allegri A disp.: Neto, Audero, Rugani, Evra, Pjanic, Lichtsteiner, Hernanes, Higuain, Pjaca.
Arbitro: Guida (sez. Torre Annunziata)
Assistenti: Tonolini-Tegoni
Addizionali: Damato-Irrati
IV uomo: Manganelli
Ammoniti: Radu (L), Alex Sandro, Lemina (J)