Roger David Casement è stato un patriota irlandese noto anche per aver abbracciato la campagna contro lo sfruttamento della popolazione africana. Nato a Sandycove il 1° settembre 1864, alla fine del secolo iniziò a lavorare per l’amministrazione britannica e nel 1900 fondò il primo consolato nel Congo. Fu grazie a un viaggio compiuto nel 1903 che poté verificare in prima persona il trattamento riservato alle popolazioni indigene e proprio quanto visto lo portò a contestare aspramente la situazione, ma la censura dei nomi voluta dai sostenitori di Leopoldo II lo convinse a fondare L’Associazione per la riforma del Congo insieme a E. D. Morel.
Lui, però, non riuscì a seguire costantemente l’Associazione e, infatti, questa cessò la propria attività pochi anni dopo, nel 1913. Nel frattempo lui fu inviato in Brasile, poi si occupò dello sfruttamento delle tribù dell’Amazzonia peruviana e grazie ai suoi rapporti diverse persone furono processate.
Roger Casament non si batté solo per la causa della schiavitù: con lo scoppio della Prima guerra mondiale promosse anche l’indipendenza dell’Irlanda creando una brigata di soldati, ma il suo tentativo fallì e fu arrestato. Incriminato per altro tradimento, fu condannato all’impiccagione e, come stabilito, fu ucciso il 3 agosto 1916 a Barnsbury.